Spending review, la protesta dei farmacisti

Politica

Il governo apre a ritocchi al provvedimento sui tagli della spesa pubblica, a patto che i saldi restino invariati. Il testo arriva in Senato il 27 luglio

Farmacie chiuse e sit-in in tutta Italia per dire 'no' ai tagli previsti dal decreto sulla Spending review. E' stata alta, oltre il 90%, afferma Federfarma, l'adesione alla serrata di giovedì 26 luglio da parte dei farmacisti. Con qualche disagio per i cittadini che, in caso di necessità, hanno potuto rivolgersi alle farmacie in turno obbligatorio rimaste aperte per garantire le urgenze.

Lo sciopero indetto da Federfrma - "Le farmacie - sottolinea la presidente di Federfarma, l'associazione che rappresenta le 18mila farmacie private italiane, Annarosa Racca - hanno aderito compatte alla iniziativa di protesta contro le misure previste dalla Spending review. Si stima che l'adesione sul territorio nazionale sia intorno al 93%. Questa elevata partecipazione allo sciopero dimostra chiaramente - afferma Racca - che le farmacie non possono tollerare ulteriori insostenibili tagli, che riducono il servizio ai cittadini, e pagare per gli sprechi e le inefficienze di altri". Ma la protesta non si esaurisce con la serrata del 26 luglio: "Sciopereremo ancora. Questa - annuncia Racca - è la prima di una serie di manifestazioni che i farmacisti faranno, finché la loro voce non sarà ascoltata". Neanche, dunque, l'emendamento presentato il 25 luglio in commissione Bilancio del Senato, che cancellerebbe le misure previste per le farmacie nel decreto, è servito a scongiurare la serrata: "E' ancora in commissione. Non è comunque un emendamento salva-farmacie, ma servirebbe - dice Racca - a fare giustizia".

Il governo apre a modifiche - Il governo infatti, ha aperto alla possibilità di modifiche sulla spending review, a partire proprio da alcune richieste delle farmacie, a patto che i saldi restino invariati. L'approdo del provvedimento in aula al Senato, intanto, è slittato al 27 luglio. In particolare, dopo l’allarme lanciato dai sindaci sul rischio di non pagare gli stipendi in alcuni Comuni ad agosto, governo e maggioranza stanno valutando un allentamento della stretta nei confronti degli enti locali. Un emendamento dei relatori sul patto di stabilità interno atteso alla commissione Bilancio del Senato sarebbe in via di definizione e dovrebbe arrivare in giornata.

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