Spending review, Profumo: “Inizio scuola non è a rischio”

Politica

Il ministro dell’Istruzione prova a tranquillizzare dopo l’allarme lanciato dalle Province. Intanto a Roma si sono fatti sentire i sindaci, preoccupati anche loro per i tagli del governo. Delrio (Anci): “La situazione è molto grave”

Allarme rientrato. Il prossimo anno scolastico non è a rischio. Dopo le forti preoccupazioni espresse dall'Unione delle province alla luce delle pesanti sforbiciate previste dalla spending review, il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, ha buttato acqua sul fuoco.
"Sicuramente - ha spiegato - la sicurezza delle scuole è la priorità del Paese. Il Ministero ha avviato un processo complessivo per una serie di interventi immediati e uno più articolato perché ci sia un programma pluriennale, in modo che le scuole italiane possano avere un loro sviluppo in termini di sicurezza e qualità". Insomma, il ministro non crede che ci siano rischi per l'avvio dell'anno scolastico. "Credo che il Paese - ha osservato invece - debba diventare un po' più attento ai problemi entrando con competenza, sedendosi e trovando soluzioni". E per dare concretezza alle sue parole il titolare del dicastero di viale Trastevere incontrerà mercoledì 25 luglio il presidente dell'Unione delle Province Giuseppe Castiglione. Un appuntamento, da tempo sollecitato dall'Upi, che ora acquista una valenza particolare.

Contro la spending review anche i sindaci - Ma non sono solo le province ad essere in tensione per i tagli della spending review. Con le fasce tricolori, preoccupati ma sorridenti, alcune centinaia di sindaci sono arrivate martedì 24 luglio a Roma per la protesta organizzata dall'Anci contro la scure del governo Monti. Accanto a loro, a piazza S. Andrea della Valle, a due passi dal Senato, ha manifestato più rumorosamente, con fischietti e cartelloni, un numeroso gruppo di sindaci, avvocati, liberi professionisti e presidenti dei 37 tribunali di cui la spending review decreta la soppressione. Alla fine la manifestazione è stata unitaria e i sindaci dell'Anci hanno ospitato sul palco i colleghi che protestavano per i tagli alla giustizia.

Delrio (Anci): “Situazione molto grave” - Dopo l’incontro con il ministro Giarda, i sindaci sono stati ricevuti in tarda mattinata anche dal presidente del Senato Renato Schifani. L'incontro è sembrato andare bene: "Il presidente Schifani ha riconosciuto che le nostre proposte sono istituzionali e capaci di imprimere un cambiamento al Paese che non sia estemporaneo", ha riferito Graziano Delrio (IL VIDEO), presidente dell’Anci, al termine.  Male è andato invece l'incontro con Giarda. "Siamo sconcertati - ha osservato Delrio - Giarda ha confermato i nostri timori, affermando che non si tratta di tagli agli sprechi ma di un taglio ai trasferimenti. L'impostazione è completamente differente da quella che ci era stata garantita dal presidente del Consiglio. Noi proponiamo tagli agli sprechi e non accetteremo tagli ai servizi".
Per il presidente dell'Anci se non verranno accolti gli emendamenti proposti "si aprirà un conflitto istituzionale e politico gravissimo perché le forze politiche hanno detto di condividere la nostra impostazione". "E' una situazione molto grave - ha concluso Delrio - e spero che Monti se ne renda conto e che proponga una coerenza rispetto a quello che c'era stato annunciato".

Bersani (Pd): “Ci sono cose che vanno bene e altre no” - Con il presidente del Consiglio si incontrerà mercoledì 25 luglio anche il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. Il quale a SkyTG24 ha detto: "Con Monti voglio parlare dell'attacco all'euro e anche della proposta dei progressisti europei. Ma anche di spending review perché ci sono alcune cose che vanno bene ma altre no: sugli enti locali le misure non vanno bene, sono misure pesanti e in alcuni casi irrazionali".

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