Roma, stop alla discarica di Corcolle

Politica

Il governo ha accettato le dimissioni del prefetto Pecoraro come commissario per l’emergenza rifiuti in seguito alle polemiche sul sito vicino a Villa Adriana. Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini: “Il progetto sarà annullato”

Venerdì 25 maggio, il Consiglio dei ministri ha accettato le dimissioni del commissario all'emergenza rifiuti di Roma, Giuseppe Pecoraro, che voleva realizzare una nuova discarica a Corcolle, vicino a Villa Adriana che dal 1999 è patrimonio dell'Umanità. Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini ha detto che il progetto ora sarà annullato. "Direi di sì", ha risposto Clini ai giornalisti che gli chiedevano se l'idea di stoccare i rifiuti della Capitale sia da considerarsi archiviata.

La scelta di Corcolle, nel territorio del Comune di Roma ma al confine con quello di Tivoli, come sito per ospitare la nuova discarica ha provocato nei giorni scorsi contrasti nel governo e incontrato il parere negativo sia del ministro dell'Ambiente Corrado Clini sia del titolare di Beni Culturali Lorenzo Ornaghi, che il 24 maggio si era detto pronto alle dimissioni.
"E' una vittoria dell'Italia per bene", dice il coordinatore di 'Salviamo Villa Adriana' Urbano Barberini. "Evviva!", esclama il presidente di Italia Nostra Roma Carlo Ripa di Meana. "Il senso delle dimissioni di Pecoraro è che Villa Adriana è salva". "Sono molto contenta, era una battaglia giusta", dice l'attrice Franca Valeri. Oltre alle associazioni dei cittadini, anche esponenti del mondo della cultura si erano schierati contro la discarica che doveva sorgere vicino al sito dell'Unesco.

Pecoraro si dimette dopo le polemiche sulla discarica - In un nota, "il Consiglio dei Ministri dà atto al Commissario [il prefetto Pecoraro] di aver agito con assoluta correttezza, nel rispetto delle procedure, e con lodevole impegno personale" e annuncia contestualmente la nomina di un nuovo commissario, il prefetto Goffredo Sottile (qui il curriculum), vista "l'estrema urgenza di procedere all'individuazione del sito della discarica necessaria a dare soluzione al problema della gestione del ciclo integrato dei rifiuti della Capitale".

Slitta anche il progetto Malagrotta  - Intanto, sembra ormai nei fatti un'ulteriore proroga della mega-discarica di Malagrotta, una delle più grandi d'Europa, già al centro di un'indagine della magistratura, che però arriverà a saturazione entro la fine del 2012, hanno previsto i tecnici, dopo aver ricevuto negli anni 36 milioni di tonnellate di rifiuti della Capitale.

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