E’ ricco il capitolo degli interventi decisi dal Consiglio dei Ministri sulla cosiddetta "spending review". Enrico Bondi nominato commissario: si occuperà della "razionalizzazione di beni e servizi". Previsti risparmi per 4,2 miliardi
Prefetture, tribunali, scuole, ma anche sommergibili e cacciabombardieri. Tagli selettivi ai ministeri, ma anche riorganizzazione degli aiuti alle imprese e delle modalità di finanziamento di partiti e sindacati. E' ricco il capitolo degli interventi previsti dalla relazione messa a punto dal ministro dell'Economia, Piero Giarda, e dagli interventi decisi dal Consiglio dei Ministri che si è svolto lunedì 30 aprile. Entro il 31 maggio i ministeri dovranno mettere nero su bianco quali sono le voci che possono essere ridotte, altrimenti la palla passerà direttamente nelle mani del presidente del Consiglio Mario Monti.
Insomma, stop a "sprechi e eccessi" per tagli di spesa per 4,2 miliardi e il manager che ha risanato Parmalat (Enrico Bondi) come supercommissario: il Consiglio dei ministri (qui il comunicato), dopo una riunione fiume durata poco meno di sei ore, individua la strategia da mettere in campo per risanare i conti dell'amministrazione dello Stato ed evitare l'aumento dell'Iva in autunno. O almeno a provarci. Il rischio dell'incremento di due punti dell'imposta sul valore aggiunto infatti, mette in guardia il premier Mario Monti, "non è scongiurato".
Beni e servizi - E' uno dei punti su cui verrà posta l'attenzione del governo. A dare attuazione alle indicazioni politiche sarà il nuovo supercommissario "per la razionalizazione della spesa per acquisti di beni e servizi" Enrico Bondi che dovrà definire il livello di spesa per le diverse voci di costo. Un intervento è previsto anche sulla Consip, con le sue aste telematiche che possono consentire ulteriori risparmi.
Aiuti alle imprese - E' uno dei capitoli che, per il governo, "merita un attento esame". Il riordino degli incentivi oggi previsti per le imprese sarà affidato all'economista Francesco Giavazzi.
Partiti e sindacati - L'intervento su questo fronte, ha spiegato il premier Monti, non è stato concordato con i partiti di maggioranza. Il governo ha affidato a Giuliano Amato il compito di fornire al presidente del Consiglio "analisi e orientamenti sulla disciplina dei partiti" per l'attuazione dei principi previsto dall'articolo della costituzione che prevede la libertà di associazione e sul loro finanziamento. Il focus sarà anche sulle "forme esistenti di finanziamento pubblico, in via diretta o indiretta, ai sindacati".
Edifici pubblici - Da due anni è in corso il trasferimento della gestione di tutti gli edifici pubblici all'Agenzia del Demanio, che sta censendo anche le sedi in affitto. L'obiettivo è concentrare il più possibile: si punta a sedi uniche presso le prefetture in cui ricomprendere tutte le rappresentanze periferiche dello Stato (Ispettorato del lavoro, Provveditorato, ecc).
Viminale - A livello centrale il piano prevede l'accorpamento dei Dipartimenti del Ministero, delle scuole della pubblica amministrazione e la soppressione di alcune direzioni centrali. A livello periferico verranno accorpate una ventina di prefetture minori. Il risparmio e' di un milione di euro per ogni prefettura abolita. Allo studio anche la rivisitazione dei presidii delle forze di polizia sul territorio: si potrebbero, trasformare alcune compagnie dei carabinieri in tenenze e lasciare commissariati al posto di alcune questure. Consistenti risparmi dalla creazione di una centrale unica di appalto per gli acquisti delle forze dell'ordine.
Giustizia - Punto cardine del piano è l'eliminazione dei tribunali sotto i livelli medi di efficienza con risparmi di 80 milioni l'anno. Per le carceri si ridurranno gli agenti di polizia penitenziaria impiegando altri mezzi di controllo dei detenuti non pericolosi. Infine, risparmi di 200-250 milioni l'anno con la gara nazionale unica del servizio di intercettazioni telematiche ed ambientali.
Difesa - Sarà attuato il disegno di legge delega sulla riforma della Difesa che prevede al 2024 il taglio di 33mila militari e 10mila civili: generali e ammiragli caleranno del 30%. Il piano del ministro Giampaolo Di Paola prevede la dismissione in cinque anni del 30% delle caserme e dei mezzi (blindati, sommergibili, elicotteri). La scure si abbatterà quindi sui programmi, in primis il più costoso, quello dei supercaccia F35 Joint Strike Fighter: invece dei 131 velivoli previsti, ne saranno acquistati 90, con una riduzione di spesa di 5 miliardi di euro.
Scuola - Quattro le mosse del Miur per tagliare le spese. Il primo capitolo punta a rendere più efficiente la gestione delle supplenze e mettere in condivisione spazi come biblioteche e segreterie. La seconda mossa riguarda gli affitti (ma esclude le scuole). Il terzo obiettivo riguarda la riorganizzazione degli uffici amministrativi. Infine, un'ultima quota di risparmi arriverà cercando di acquistare beni e servizi online: in questo modo si punta a risparmiare circa 100 milioni, il 15% della spesa attuale.
Insomma, stop a "sprechi e eccessi" per tagli di spesa per 4,2 miliardi e il manager che ha risanato Parmalat (Enrico Bondi) come supercommissario: il Consiglio dei ministri (qui il comunicato), dopo una riunione fiume durata poco meno di sei ore, individua la strategia da mettere in campo per risanare i conti dell'amministrazione dello Stato ed evitare l'aumento dell'Iva in autunno. O almeno a provarci. Il rischio dell'incremento di due punti dell'imposta sul valore aggiunto infatti, mette in guardia il premier Mario Monti, "non è scongiurato".
Beni e servizi - E' uno dei punti su cui verrà posta l'attenzione del governo. A dare attuazione alle indicazioni politiche sarà il nuovo supercommissario "per la razionalizazione della spesa per acquisti di beni e servizi" Enrico Bondi che dovrà definire il livello di spesa per le diverse voci di costo. Un intervento è previsto anche sulla Consip, con le sue aste telematiche che possono consentire ulteriori risparmi.
Aiuti alle imprese - E' uno dei capitoli che, per il governo, "merita un attento esame". Il riordino degli incentivi oggi previsti per le imprese sarà affidato all'economista Francesco Giavazzi.
Partiti e sindacati - L'intervento su questo fronte, ha spiegato il premier Monti, non è stato concordato con i partiti di maggioranza. Il governo ha affidato a Giuliano Amato il compito di fornire al presidente del Consiglio "analisi e orientamenti sulla disciplina dei partiti" per l'attuazione dei principi previsto dall'articolo della costituzione che prevede la libertà di associazione e sul loro finanziamento. Il focus sarà anche sulle "forme esistenti di finanziamento pubblico, in via diretta o indiretta, ai sindacati".
Edifici pubblici - Da due anni è in corso il trasferimento della gestione di tutti gli edifici pubblici all'Agenzia del Demanio, che sta censendo anche le sedi in affitto. L'obiettivo è concentrare il più possibile: si punta a sedi uniche presso le prefetture in cui ricomprendere tutte le rappresentanze periferiche dello Stato (Ispettorato del lavoro, Provveditorato, ecc).
Viminale - A livello centrale il piano prevede l'accorpamento dei Dipartimenti del Ministero, delle scuole della pubblica amministrazione e la soppressione di alcune direzioni centrali. A livello periferico verranno accorpate una ventina di prefetture minori. Il risparmio e' di un milione di euro per ogni prefettura abolita. Allo studio anche la rivisitazione dei presidii delle forze di polizia sul territorio: si potrebbero, trasformare alcune compagnie dei carabinieri in tenenze e lasciare commissariati al posto di alcune questure. Consistenti risparmi dalla creazione di una centrale unica di appalto per gli acquisti delle forze dell'ordine.
Giustizia - Punto cardine del piano è l'eliminazione dei tribunali sotto i livelli medi di efficienza con risparmi di 80 milioni l'anno. Per le carceri si ridurranno gli agenti di polizia penitenziaria impiegando altri mezzi di controllo dei detenuti non pericolosi. Infine, risparmi di 200-250 milioni l'anno con la gara nazionale unica del servizio di intercettazioni telematiche ed ambientali.
Difesa - Sarà attuato il disegno di legge delega sulla riforma della Difesa che prevede al 2024 il taglio di 33mila militari e 10mila civili: generali e ammiragli caleranno del 30%. Il piano del ministro Giampaolo Di Paola prevede la dismissione in cinque anni del 30% delle caserme e dei mezzi (blindati, sommergibili, elicotteri). La scure si abbatterà quindi sui programmi, in primis il più costoso, quello dei supercaccia F35 Joint Strike Fighter: invece dei 131 velivoli previsti, ne saranno acquistati 90, con una riduzione di spesa di 5 miliardi di euro.
Scuola - Quattro le mosse del Miur per tagliare le spese. Il primo capitolo punta a rendere più efficiente la gestione delle supplenze e mettere in condivisione spazi come biblioteche e segreterie. La seconda mossa riguarda gli affitti (ma esclude le scuole). Il terzo obiettivo riguarda la riorganizzazione degli uffici amministrativi. Infine, un'ultima quota di risparmi arriverà cercando di acquistare beni e servizi online: in questo modo si punta a risparmiare circa 100 milioni, il 15% della spesa attuale.