Lega, Rosi Mauro espulsa: "Hanno voluto un capro espiatorio"

Politica

Lo sfogo della vicepresidente del Senato dopo la decisione del consiglio federale di estrometterla dal partito: "Dimettermi da Palazzo Madama? Un passo alla volta". Fuori anche Belsito, nessun provvedimento per Renzo Bossi. I pm indagano ora su Calderoli

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(in fondo tutti i video sull'inchiesta sulla Lega)

Pochi minuti dopo la decisione del consiglio federale della Lega di "farla fuori", ratificando la sua espulsione dal partito, e Rosi Mauro, la pasionaria verde finita al centro dell'inchiesta sui fondi neri del Carroccio, si presenta davanti alle telecamere.
E si sfoga così: "Hanno voluto un capro espiatorio. Avrei dovuto interventire prima, quando hanno cominciato a prevalere rancori, litigi e denigrazioni. Ho fatto finta di niente e tutto questo ha portato a oggi", ha detto la vicepresidente del Senato (guarda il video in alto).

La Lega espelle Mauro e Belsito, "salvo" il Trota - Nel pomeriggio di giovedì 12 aprile il consiglio federale convocato nella sede milanese di via Bellerio ha deciso per l'espulsione di Rosi Mauro e Francesco Belsito, l'ex tesoriere ora indagato. Nessun provvedimento invece nei confronti di Renzo Bossi, il figlio del leader Umberto, finito anche lui al centro dello scandalo e che nei giorni scorsi si era dimesso da consigliere regionale della Lombardia. Il Consiglio ha anche stabilito la data in cui si terrà il congresso, quello che dovrà nominare il nuovo segretario, vale a dire il 29 e 30 giugno prossimo.
Intanto, sul fronte dell'inchiesta, la Procura di Milano, sta compiendo, da quanto si è saputo, accertamenti anche in relazione ad alcune intercettazioni, contenute nell'informativa del Noe, che tirerebbero in ballo Roberto Calderoli. Il quale si dichiara sereno e a "completa disposizione degli inquirenti".

Rosi Mauro: rinunciare al Senato? Vedrò... - Per tornare invece a Rosi Mauro, ora il suo futuro si fa incerto. A chi le chiede se adesso rinuncerà anche alla vicepresidenza del Senato, risponde: "Una cosa alla volta, domani è un altro giorno".
"Non so cosa ho sbagliato - ha aggiunto Mauro uscendo dal consiglio federale - più che lavorare in modo onesto, fare tanti comizi e migliaia di chilometri… di più non potevo fare". Non manca il dispiacere per il trattamento riservatole dagli ex amici della Lega: "C’è un po’ di delusione, vedere trasformare negli la Lega che ho conosciuto agli inizi un po’ mi dispiace. Anzi tanto".

"Non mi sento tradita da Bossi" - "In oltre 20 anni di Lega, la mia storia parla per me. Tanti militanti cominceranno a capire. Non mi sento tradita, non certo dagli ideali di Umberto Bossi e da quello che ha rappresentato in tutti questi anni di vita per me". "Se lui mi ha imposto le dimissioni? Lui ha detto 'valuta', ma dovevo decidere io".

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