Maggioranza e opposizione tagliano i tempi per l'approvazione, il voto entro venerdì. Il Sole 24 Ore pubblica il "manuale dell'autodifesa" per i risparmiatori. E sui quotidiani tornano le voci di dimissioni di Tremonti
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Manovra contingentata, tempi record per l'approvazione per mettere i conti italiani al riparo dalla speculazione che sta colpendo le banche. La notizia occupa tutte le prime pagine dei quotidiani in edicola mercoledì 13 luglio. Iter accelerato, dunque, per raccogliere l'appello del capo di Stato Giorgio Napolitano.
Governo e opposizione trovano l'intesa e apportano alcune modifiche al testo della manovra che sale di valore, arrivando a 65 miliardi. Tra queste, a quanto si apprende, potrebbe salire di un mese all'anno tra 2012 e 2014 il requisito di età per l'accesso alle
pensioni di uomini e donne. Poi dal 2016 l'innalzamento dell'età sarebbe legato all'aumento della speranza di vita certificato dall'Istat. Il sì definitivo potrebbe esserci già entro venerdì in modo che lunedì, alla loro riapertura, i mercati possano avere un segnale dal sistema paese. Insomma, la politica si è messa in moto e ha spinto l'acceleratore sull'approvazione della manovra.
Notizia positiva questa, che per Massimo Franco sono però "una fiaccola nel buio". nel suo editoriale sul Corriere della Sera, infatti, Franco si domanda: "Viene da chiedersi perché sia stato necessario guardare in faccia il baratro finanziario prima di agire in modo adeguato. In poche ore lunedì, sono stati bruciati quasi venti miliardi di euro". Forse, scrive, "se non ci fosse stato il monito lanciato da Angela Merkel, nemmeno il monito di Napolitano all'unità avrebbe prodotto gli effetti virtuosi registrati ieri", martedì 12 giugno.
Marcello Sorgi sulla Stampa accende invece i riflettori su Silvio Berlusconi che ha rotto il silenzio. Non era ancora intervenuto, infatti, dopo il venerdì nero delle borse. "Lo avrà fatto controvoglia, in extremis, tirato per i denti. Ma lo ha fatto, e questo è l'importante".
Secondo i quotidiani, però, il Cavaliere starebbe pensando a un rimpasto di governo. E a sostituire il ministro dell'Economia. "Governo al rimpasto e l'idea del Cavaliere" è il retroscena raccontato da Francesco Verderami sul quotidiano di via Solferino. "È certo - scrive - che il rapporto fiduciario con Berlusconi si è rotto»: i ministri più vicini al Cavaliere non ne fanno più mistero. Così com'è vero che il premier in queste settimane ha svolto un sondaggio a Bruxelles per verificare l'impatto nell'Unione di un cambio della guardia all'Economia. Fonti qualificate del governo raccontano che nel colloquio avuto con il capo dell'eurogruppo Juncker, Berlusconi abbia affrontato l'argomento, parlandone come di una «ipotesi», e abbia accennato a un «autorevolissimo economista» come possibile sostituto di Tremonti. Ma senza fare nomi".
Il nome lo fa, invece, Repubblica. Il sostituto potrebbe essere Mario Monti, ex commissario Ue. "In Transatlantico - scrive Alberto D'Argento - si spargono voci sulle dimissioni (di Tremonti, ndr) a Finanziaria approvata e mercati chiusi. Cioè domenica. (...) Il premier si sarebbe mosso per non farsi trovare impreparato dalle dimissioni (tutt'altro che sgradite del suo ministro. Si racconta abbia contattato Mario Monti". E aggiunge: "Guarda caso ieri sera Rosy Bindi se n'è uscita con questa battuta: Meglio un Monti che Tre-Monti".
Si occupa invece dei risparmiatori il Sole 24 ore, che mercoledì 13 giugno pubblica oltre 20 pagine con aiuti e consigli per non restare travolti dai mercati. "Il manuale dell'autodifesa", questo il titolo del vademecum, offre il "dizionario del risparmiatore"; un esperto che risponde alle domande"; "lo speciale - come proteggere i tuoi investimenti".
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Governo e opposizione trovano l'intesa e apportano alcune modifiche al testo della manovra che sale di valore, arrivando a 65 miliardi. Tra queste, a quanto si apprende, potrebbe salire di un mese all'anno tra 2012 e 2014 il requisito di età per l'accesso alle
pensioni di uomini e donne. Poi dal 2016 l'innalzamento dell'età sarebbe legato all'aumento della speranza di vita certificato dall'Istat. Il sì definitivo potrebbe esserci già entro venerdì in modo che lunedì, alla loro riapertura, i mercati possano avere un segnale dal sistema paese. Insomma, la politica si è messa in moto e ha spinto l'acceleratore sull'approvazione della manovra.
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