Ballottaggi: se la politica si affida alla musica

Politica
A Milano la sfida elettorale tra Letizia Moratti e Giuliano Pisapia si gioca anche a colpi di musica: per il candidato sindaco del centrodestra si esibirà Gigi D'Alessio, per quello del centrosinistra Elio e le Storie Tese
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A Napoli e a Milano i candidati sindaco hanno organizzato dei concerti in piazza per raccogliere voti. Pisapia chiuderà la campagna elettorale con Elio e le Storie Tese, la Moratti con Gigi D’Alessio, che poi volerà a Napoli per Lettieri

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di Valeria Valeriano

“Una musica può fare”, cantava qualche anno fa Max Gazzè elencando una serie di “poteri” delle sette note. Come far “dormire bambini il giorno” o “salvarti sull’orlo del precipizio”. Ma l’artista romano non ha inserito nel suo elenco una capacità della musica che, invece, non è sfuggita ai politici: spostare voti. Ed ecco che, a Milano come a Napoli, la campagna elettorale per i ballottaggi del 29 e 30 maggio si chiude a colpi di concerti.

A Milano si canta sotto la Madonnina Nel capoluogo lombardo la sfida musicale tra il candidato sindaco del centrodestra, Letizia Moratti, e quello del centrosinistra, Giuliano Pisapia, si gioca nello stesso luogo (piazza Duomo) e allo stesso orario (le 19.30), ma a distanza di un giorno. Ad andare in scena per primo, giovedì 26 maggio, è l’evento organizzato dal Pdl dal titolo “Luce sulla città, la vostra, la nostra Milano”. L’artista di punta scelto per sostenere Letizia Moratti è il non proprio milanesissimo Gigi D’Alessio. Sul palco con lui ci saranno giovani talenti della musica meneghina, la cantante rumena Alexandra Stan, Kid Creole and The Coconuts, l’Orchestra lirica di Milano, l'attore Edoardo Sylos Labini e una guest star a sorpresa.

La presenza del re della canzone neomelodica napoletana ha suscitato qualche polemica. Sul suo profilo Facebook sono comparsi messaggi con insulti e sfottò. Ma a differenza di Red Ronnie, anche lui finito qualche giorno fa nel mirino dei sostenitori di Pisapia, Gigi D’Alessio si è affrettato a chiudere la sua pagina sul social network (per poi riaprirla bloccando la possibilità di lasciare commenti in bacheca). Una delle accuse mosse al cantante napoletano è di “essersi venduto alla Lega”. Come ha reagito il partito di Bossi alla notizia del super ospite poco padano? “Se riusciamo a ribaltare il risultato dell’andata e a tenere Milano in Europa sono pronto a duettare con lui – ha fatto sapere Matteo Salvini, capogruppo uscente della Lega Nord al Comune e, in passato, interprete di cori da stadio contro i napoletani –. Dirò di più, se vinciamo trascorrerò anche una mezza giornata a Napoli”.

Salvini ha assicurato che sarà in piazza Duomo anche venerdì 27 maggio, per la chiusura della campagna elettorale di Giuliano Pisapia. “Sono un fan di Elio e le Storie Tese da quando ho 15 anni”, ha detto. Oltre al gruppo milanese, per il suo maxi-evento finale, il candidato del centrosinistra schiera Giuliano Palma e i Bluebeaters, Daniele Silvestri e comici come Paolo Rossi, Gioele Dix e Lella Costa. Si era parlato anche di Jovanotti e Ligabue ma, considerando i loro impegni, è più probabile un intervento video. Il presentatore della serata, intitolata “Èvento”, sarà Claudio Bisio.

È stato proprio Giuliano Pisapia a sfoderare per primo l’arma musicale a Milano. Per la campagna elettorale in vista del primo turno ha chiamato a raccolta gruppi come Afterhours, Subsonica, Casino Royale e Marta sui tubi (per “Milano libera tutti” alla Stazione Centrale c’erano circa 20mila persone) e artisti come Roberto Vecchioni (40mila persone in piazza Duomo). Letizia Moratti aveva risposto con Valerio Scanu, Ron e Paolo Meneguzzi.

Anche a Napoli sfida Vecchioni-D’Alessio – Il vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo si è esibito pure a Napoli per sostenere Luigi De Magistris, al ballottaggio con Gianni Lettieri per la poltrona di primo cittadino. Il pretendente dell’Idv si è giocato il suo asso musicale domenica 22 maggio, in piazza Dante. Venerdì 27 tocca al candidato del centrodestra. Per lui in piazza del Plebiscito, dalle 21, ci saranno Gigi D’Alessio, Sal da Vinci e, forse, alcuni calciatori del Napoli. “Ho scelto Gigi per chiudere la mia campagna elettorale perché è il simbolo della napoletanità. È nato in un quartiere povero come me, è un modello di eroe positivo per la città. Far venire un cantante da fuori, che conosce poco i nostri problemi, mi sembrava inutile”, ha detto Lettieri su La7 polemizzando con la scelta del suo avversario di far cantare Vecchioni (ma, di fatto, anche con quella della Moratti di far esibire D’Alessio).
I vertici del Pdl non escludono un blitz a sorpresa del presidente del Consiglio nel capoluogo campano. La passione di Berlusconi per le melodie napoletane e la simpatia reciproca tra il premier e il cantante non sono un mistero. E anche se gli impegni internazionali (il G8 in Francia) dovessero tenere il Cavaliere lontano dal concerto, D’Alessio potrà consolarsi con migliaia di fan che riempiranno piazza del Plebiscito. Perché comunque vada a finire, sia a Milano sia a Napoli, questa campagna elettorale, fatta di manifesti, confronti tv, promesse e insulti, un vantaggio ce l’ha avuto di sicuro: musica gratis per tutti i gusti.

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