Cagliari: sale la tensione in vista del ballottaggio

Politica
I due candidati sindaco a Cagliari Massimo Zedda e Massimo Fantola
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Un proiettile è stato recapitato al riformatore Fantola e l'Msi annuncia di sostenere il vendoliano Zedda. Si accende nel capoluogo sardo lo scontro tra i due sfidanti che si confronteranno mercoledì 25 maggio alle 16 su SkyTG24 e in streaming su Sky.it

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di Giulia Floris

Vittorie di Pirro e "anatre zoppe", voti dell’Msi che trasmigrano verso la sinistra, buste con proiettili, video accusati di essere "taroccati". Si fanno accesi i toni della campagna elettorale, in vista del ballottaggio che a Cagliari vedrà il 36enne di Sel Massimo Zedda sfidare il riformatore Massimo Fantola. I due aspiranti sindaco per il capoluogo sardo si confronteranno mercoledì 25 al Teatro Massimo di Cagliari e il dibattito andrà in onda in diretta alle 16 su SkyTG24 e in streaming su Sky.it.

Il risultato del primo turno - Vincitore a sorpresa delle primarie, in cui ha sconfitto il candidato del Pd, Antonello Cabras, Zedda ha guadagnato al primo turno il 45,15% delle preferenze contro il 44,71% del suo avversario, in una città da sempre governata dal centrodestra. Fantola ha preso meno della coalizione che lo sostiene, arrivata al 53%: un voto disgiunto che ha premiato al primo turno il candidato del centrosinistra, ma che ha portato i suoi oppositori a parlare di "vittoria di Pirro" e di "anatra zoppa". Ma il rischio che Zedda, in caso di vittoria, non possa godere della maggioranza in consiglio comunale è stato smentito dalla coalizione di centrosinistra, per voce del senatore del Pd Francesco Sanna, che in una nota ha chiarito il meccanismo con cui viene assegnato il premio di maggioranza.

Una campagna elettorale che si gioca prima di tutto sui temi del lavoro  (a Cagliari la disoccupazione giovanile viaggia intorno al 40%), sulla valorizzazione del turismo e sulla mobilità cittadina e che si è caratterizzata per la pacatezza dei toni, almeno fino al primo turno.

La pallottola recapitata a Fantola - Tra gli ultimi episodi che hanno innalzato il livello dello scontro, una pallottola recapitata all’ufficio del candidato del centrodestra con la scritta "Fantola ritirati, lascia la città a Zedda" e il simbolo della falce e il martello. Qualche dubbio è stato sollevato sulla matrice politica della missiva ma il candidato di centrodestra sulla sua pagina facebook ha commentato così: "Ricevere un proiettile al proprio indirizzo politico non è comunque una bella esperienza. Non enfatizzo, né mi spavento: sono un uomo libero, abituato a difendere la libertà mia, ma anche quella di chi non la pensa come me. Non cambia niente: raddoppiamo le energie perché vinca il nostro progetto".
"Sono sicuro che sia il gesto di qualche stupido che ha l'unico obiettivo di incattivire le ultime ore prima del ballottaggio: l'importante adesso è discutere dei programmi per la città"  è stato il commento di Massimo Zedda, che ha espresso la sua solidarietà all'avversario.

Al centro dello scontro tra i due schieramenti anche le accuse sulla manifestazione contro l’omofobia andata in scena il 21 maggio a Cagliari davanti alla sede di Fantola. Lo staff del candidato di centrodestra ha diffuso un video che riporta insulti all’indirizzo di Fantola da parte dei manifestanti: un filmato secondo alcuni blogger, come il giornalista Vito Biolchini, direttore della locale Radio Press, manipolato in sede di montaggio per inasprire lo scontro.

L'Msi: "Appoggiamo Zedda" - Colpo di scena che contribuisce ad avvelenare il clima, inoltre, la decisione dell’Msi-Destra nazionale (che al primo turno ha candidato il 28enne Gianmario Muggiri e ha guadagnato appena lo 0,23% dei voti) di appoggiare la candidatura di Zedda al ballottaggio. "Per noi è meglio un candidato sostenuto dal Pd che dal Pdl - ha detto la presidente del Msi Destra nazionale, Maria Antonietta Cannizzaro - La gente è stanca del Pdl e dall'altra parte c'è, invece, un giovane che punta sul sociale". Un'occasione, per il centrodestra, per attaccare "i puri della sinistra che accettano i voti del Msi", per usare le parole di Michele Cossa, coordinatore dei Riformatori, mentre per il capogruppo di Sel, Luciano Uras: "La notizia sul voto del Msi al ballottaggio ha una finalità chiara: quella di determinare un danno di immagine a Massimo Zedda". "Non ci saranno apparentamenti", ha chiarito da parte sua il candidato della sinistra, imbarazzato dall'appoggio non richiesto.

Lo scontro infiamma anche il web - E la campagna elettorale, e lo scontro, vanno in scena anche in Rete. Tante le iniziative a sostegno di Zedda su facebook come l’invito a esporre striscioni pro Zedda dai balconi, che ha dato vita sul social nework a improbabili fotomontaggi, o la pagina "Una polaroid per Zedda" con foto da tutto il mondo a sostegno del candidato del centrosinsitra.
Ma anche i sostenitori Fantola si fanno sentire  nel web: la pagina facebook del candidato riformatore conta 5mila fan e il web diventa, per i suoi sostenitori, soprattutto un’occasione per "smascherare" Zedda: non il nuovo che avanza, ma un burattino  manovrato dai "padrini romani” come ha accusato Fantola. Così ecco i fotomontaggi in cui lo slogan "Ora tocca a noi" scelto da Zedda diventa lo slogan di Bersani, D'Alema & company. E non mancano i fotomontaggi Zedda-Soru, per legare l'immagine del nuovo candidato all'ex governatore, uscito sconfitto alle scorse elezioni regionali. A rafforzare l'associazione, i commenti secondo cui i due sarebbero legati anche nella vita privata. Ma il pettegolezzo secondo cui il candidato del centrosinistra sarebbe fidanzato con la figlia dell’ex governatore, sembra, (secondo i bene informati, come si dice in questi casi) privo di fondamento.

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