Milano e Napoli, è caccia all'ultimo voto

Politica
Ballottaggio a Napoli: Lettieri (Pd)-De Magistris (Idv); ballottaggio a Milano: Moratti (Pdl)-Pisapia (Pd)
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Il Terzo Polo e il Movimento 5 stelle non si schierano, ma è polemica: malumori tra le fila di Fli e proteste in Rete tra i grillini. Bossi: "Il Pdl non ci trascinerà a fondo". Moratti: "Ballottaggio? Non mi pongo il problema". Pisapia: mi rivolgo a tutti

AMMINISTRATIVE 2011
Milano, così si è sgonfiato il Pdl
Napoli, così si è sgonfiato il Pd

Pisapia-Moratti: la cronaca del sorpasso in un video di 8 minuti

LE DICHIARAZIONI:
- Pisapia - Moratti - Lettieri - Fassino Bersani - Di Pietro - Casini - Montezemolo - Formigoni - Santanchè - Capezzone - Verdini - Enrico Letta - De Magistris - Podestà - Castelli e Calderoli

Governo in affanno dopo le elezioni amministrative che hanno fatto registrare una sconfitta personale per il premier Silvio Berlusconi e una frenata per Pdl e Lega Nord. Umberto Bossi, intanto, ha sciolto il silenzio e, come da attese, non ha fatto sconti. Pur ostentando sicurezza sulla tenuta del governo, ha spiegato che il Carroccio non affonderà con l'alleato di maggioranza in caso di sconfitta ai ballottaggi di fine maggio. Nel mirino soprattutto Milano - città natale del premier che tuttavia ha visto dimezzate le sue preferenze rispetto al 2006 - dove il sindaco Pdl uscente, Letizia Moratti, sfiderà Giuliano Pisapia del centrosinistra che al primo turno l'ha staccata di oltre 6 punti raccogliendo circa il 48% di preferenze.
A soccorrere Berlusconi non arriva certo il Terzo polo che annuncia l'intenzione di non fare apparentamenti per i ballottaggi né a Milano, né a Napoli - dove Gianni Lettieri del centrodestra se la gioca con l'ex magistrato dell'Idv Luigi De Magistris - nonostante entrambi gli sfidanti del centrosinistra provengano da partiti cosiddetti 'estremisti' come Rifondazione comunista (Pisapia ne è stato in passato parlamentare) e Italia dei Valori. Anche la giornata parlamentare è stata densa di insidie: l'esecutivo è andato sotto per cinque volte in aula alla Camera sulle mozioni che riguardano la situazione nelle carceri e su un ordine del giorno. La maggioranza poi, su proposta dello stesso capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, ha deciso di rinviare l'esame della legge sul testamento biologico. La mossa sembra un tentativo di non rischiare nulla su una materia cara all'elettorato cattolico dopo la freddezza mostrata a Milano dagli elettori di quel mondo, in particolare di Comunione e liberazione capitanati dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni.

Bossi: il Pdl non ci trascinerà a fondo - Bossi, che non ha ancora parlato con Berlusconi dopo la batosta di domenica e lunedì, ha detto che il governo non dovrebbe cadere anche se il ballottaggio milanese andasse perso, ma ha aggiunto che il Carroccio non è disposto a "farsi trascinare a fondo" dal Pdl. "Non fatevi illusioni", ha detto Bossi ai giornalisti a Montecitorio che gli chiedevano se ci saranno conseguenze sulla tenuta del governo in caso di sconfitta al secondo turno a Milano, considerato ormai un test per il prosieguo della legislatura. Poi, alla domanda se ci saranno ripercussioni nei rapporti con il Pdl, ha aggiunto: "Di certo non ci faremo trascinare a fondo, comunque non perderemo al ballottaggio". Sul voto di Milano ha concesso: "Abbiamo perso, abbiamo perso. Abbiamo sbagliato campagna elettorale".

Il Terzo polo non si schiera, ma malumori interni - Terzo polo di Francesco Rutelli e degli ex alleati del premier, Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini, ha deciso di non schierarsi apertamente ai ballottaggi di Milano e Napoli, in una posizione che dà libertà di voto ai propri simpatizzanti e, soprattutto, evita di spaccare il cartello centrista. "Non siamo disposti ad alcun apparentamento", ha detto Raimondo Pasquino, il candidato del Terzo polo a Napoli. "Non ci mettiamo nelle condizioni di trattare con alcun candidato. Il nostro programma è la stella polare con gli elettori". Stessa dichiarazione ha fatto Manfredi Palmeri, che correva nella città di Milano: "Non facciamo apparentamenti né con Letizia Moratti, né con Giuliano Pisapia. Non chiedo niente per me". Fini, dismessa la casacca di presidente della Camera per l'occasione per vestire quella di leader del Fli, ha detto che "chiunque pensi di creare divisioni nel Terzo polo in vista del ballottaggio e nei futuri mesi di attività parlamentare che si annunciano molto interessanti è meglio che cambi i suoi piani".
Tuttavia nel Fli due ex membri del governo, Adolfo Urso e Andrea Ronchi, hanno spinto per un'alleanza con la Moratti, in netto contrasto con il resto del partito. Fini ha però chiuso la porta al dissenso interno affermando che la decisione "di non dare alcuna indicazione esplicita dell'appoggio ad alcuno tra i candidati" sarà sottoposta all'assemblea del Fli e la decisione dell'assemblea "sarà vincolante per tutti". Anche nell'Udc, diversi esponenti non hanno fatto mistero di ritenere indigeste le candidature di Pisapia e De Magistris dell'Idv a Napoli.

Il Movimento 5 Stelle dice no a apparentamenti - Il Movimento 5 Stelle che con il suo 3,4% conquistato a Milano potrebbe garantire la vittoria a Giuliano Pisapia, con il candidato Mattia Calise ha già detto che non darà indicazioni di voto. Il 20enne ha però precisato che interrogherà i due candidati milanesi al ballottaggio su alcuni temi e poi lascerà libertà di scelta agli elettori. Intanto, però, sulla pagina Facebook di Calise sono diversi i commenti di chi lo ha votato al primo turno e che annuncia che appoggerà Pisapia al ballottaggio: "Comunque, secondo il mio modesto parere, non fanno tutti schifo allo stesso modo", scrive Federico; e Alessandro aggiunge: "Schierati per Pisapia".


Moratti - Pisapia, la sfida è già partita -
"Non mi pongo questo problema", ha risposto Letizia Moratti lasciando 'basiti' i cronisti che le chiedevano come intende affrontare la sfida decisiva del 29 e 30 maggio contro Giuliano Pisapia che ha un vantaggio di oltre 40 mila voti. "Sono sindaco di questa città ha detto Letizia Moratti - e ho il dovere di continuare a lavorare per dare le risposte che ci chiedono i cittadini". (GUARDA IL VIDEO)
"Sarà dura per me perché cercheranno di buttare fango e raccontare menzogne" ha detto il candidato di centrosinistra facendo riferimento al faccia a faccia andato in onda su Sky. "Continuerò a rivolgermi alla città - ha detto - a tutti i milanesi, a coloro che hanno votato per altre coalizioni e a chi non si è recato alle urne". (GUARDA IL VIDEO)

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IL FOCUS:
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