Frattini: il "Fora di ball" di Bossi? E' scritto nelle leggi

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Il ministro degli Esteri a SkyTG24: "Il leader della Lega usa delle parole pittoresche per dire una cosa che sta scritta nelle norme europee: chi entra illegalmente deve tornare a casa". De Corato attacca Maroni: "Non ha cavato un ragno dal buco". VIDEO

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"Bossi usa delle parole pittoresche per dire una cosa che sta scritta nelle leggi europee: chi entra illegalmente deve tornare a casa. C'è un'unica deroga che riguarda i profughi e i profughi noi li prendiamo dal primo all'ultimo".
A SkyTG24 il ministro degli Esteri Franco Frattini risponde così alla domanda su possibili  imbarazzi, a livello internazionale, dopo le frasi di Umberto Bossi, che nei giorni scorsi sull'arrivo degli immigrati a Lampedusa aveva commentato con un secco "foera di ball".

Frattini parla poi della visita del premier italiano a Tunisi: "Il governo tunisino è un governo debole, un governo transitorio che va aiutato. Ecco perché il presidente Berlusconi si è presentato con un pacchetto di aiuti economici molto importante: 150 milioni come linee di credito".

E nell'intervista il ministro rilancia anche il permesso di protezione temporanea (già ipotizzato a SkyTG24 dal sottosegretario dimissionario Alfredo Mantovano): "In questa maniera i francesi, i tedeschi non potrebbero più fermare gli immigrati alla frontiera. Io però credo che prima si debba fermare il rubinetto a Tunisi. Altrimenti l'Italia si trasformerebbe in un corridoio di transito".
"Noi chiediamo all'Europa solidarietà - ha aggiunto Frattini - ma non apriamo le porte indiscriminatamente  dando sostanzialmente un permesso di vaiggio all'Europa. Se noi, invece, fermato l'arrivo degli immigrati, vedessimo una chiusura alla solidarietà allora in quel caso allora quel permesso potrebbe avere un senso".

Il vicesindaco di Milano De Corato attacca Maroni - Intanto la questione immigrazione diventa anche terreno di scontro all'interno di esponenti della coalizione di maggioranza. "Se Milano non sarà invasa da clandestini questo lo si dovrà all'intervento diretto, a Tunisi, del presidente Silvio Berlusconi e alle sue straordinarie capacità.  - ha detto l'assessore alla Sicurezza e vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato (Pdl) - Maroni a Tunisi ci era andato più di una settimana fa, ma non era riuscito a cavare un ragno dal buco. E di fronte all'emergenza sbarchi manco era riuscito a trattenere i migranti dietro a una rete. Bucata o saltata all'occorrenza".

"Se Maroni avesse per tempo messo in pratica quello che ha proclamato fin da quando si è insediato al Viminale - prosegue De Corato - ovvero 'un Cie in ogni Regione', forse si sarebbero evitate le tendopoli. E' assurdo che ci siano in Italia intere regioni che ancora non hanno dei Centri di identificazione ed espulsione, come il Veneto, la Toscana, l'Umbria, le Marche, la Liguria, la Campania".

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