Mariluna (16 anni) contro Berlusconi: "Non candidarti più"
PoliticaUna studentessa di Massa ha pubblicato su Youtube un video in cui si rivolge alle coetanee contro "il vecchio seduttore". E a Sky.it dice: "Non sono di sinistra. Credo in Internet come unico mezzo per informarci liberamente e alzare la testa"
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di Cristina Bassi
"C’è chi ha come modello il Grande fratello e chi si impegna nello studio e nel lavoro. Io mi rivolgo a queste ultime, Internet ci può aiutare a informarci meglio, a farci alzare la testa. E a ottenere qualcosa di concreto". Sedici anni e una coscienza civile grande così. Mariluna B. è al terzo anno del liceo delle Scienze sociali a Massa, e spiega in questo modo a Sky.it il senso della sua iniziativa.
Da qualche giorno, infatti, un suo video postato su Youtube e una sua lettera fanno il giro della Rete, rimbalzando su blog e Facebook. "Berlusconi, io minorenne ti chiedo di non ricandidarti mai più" è il titolo del gruppo che ha aperto su Facebook e che ha già migliaia di fan. Mariluna dà la sveglia alle minorenni, e ai minorenni, perché facciano da contraltare alle cosiddette “Bunga bunga girl”. “Chi non ci sta a essere confuso con loro – dice la giovane – firmi il mio appello per difendere le minorenni dal vecchio seduttore. Porterò io le firme al presidente anziano”.
Nel suo video realizzato insieme a un amico, il giornalista e blogger Enzo Di Frenna, Mariluna è davanti a Palazzo Chigi per consegnare al premier la lettera in cui gli chiede di non candidarsi mai più. “Egregio Sig. Berlusconi, sono una minorenne italiana”, comincia l’autrice, che chiede: “Quante minorenni ha frequentato nella sua vita? Quante ne ha sedotte con i suoi regali? Glielo chiedo perché vorrei sapere la verità. Me lo scriva in Rete, lasci stare la televisione per un momento. Io mi informo attraverso Internet e la tv per me è roba vecchia”.
Mariluna aggiunge: “Mi sono vergognata, da italiana, nel sapere che il mio anziano premier ha la passione per le minorenni. Se lei non fa un passo indietro – conclude –, noi faremo dieci passi avanti. Scenderemo in piazza per chiedere un futuro diverso da quello delle sue amanti escort”. La lettera è firmata con nome e cognome e Mariluna compare con il proprio viso, zainetto in spalla e felpa grigia.
I commenti al gruppo di Facebook, in cui la giovane propone anche un flashmob di genitori e minorenni davanti a Palazzo Chigi, sono per lo più positivi. Ragazzini, mamme e nonni scrivono “grazie”, “brava”, “Siamo ragazzine, non veline e neppure meteorine”, “Nel ’68 ho lottato con le donne per la nostra emancipazione. Posso non essere d’accordo con te?”, aggiungono. Ci sono anche provocazioni, persino insulti nemmeno troppo velati. “Questi di sinistra si fanno le domande e si rispondono da soli, si danno ragione da soli”, commenta un utente. Gli iscritti al gruppo e i contatti su Youtube comunque crescono ora dopo ora.
Mariluna parla al telefono interrompendo lo studio di storia e matematica. “Domani interrogazione sull’Umanesimo e verifica sui logaritmi”, spiega con spiccato accento toscano. Chiede scusa per le rare parolacce che le sfuggono, rispondendo chiara e sicura alle domande su politica e futuro. “Ho partecipato ad alcune manifestazioni del Popolo Viola, sempre con papà, i partiti non mi garbano e ho simpatia per i Grillini – sottolinea –. Ma questa iniziativa non c’entra. Il video è stata un’idea di Enzo Di Frenna, che mi ha sentito molto arrabbiata per il caso Ruby. Sta andando molto bene in Rete, ho ricevuto gli incoraggiamenti e i complimenti di compagni di scuola e parenti. Anche se alcuni dei miei amici mi hanno detto che non si sarebbero mai esposti in questo modo per paura di essere strumentalizzati e i miei genitori non erano d’accordo con l’uso del mio cognome, temono che ci siano dei rischi”.
Mariluna non ha paura né di strumentalizzazioni né di conseguenze negative. È appassionata di filosofia e degli Ac/Dc, è una scout e da grande vuole fare la giornalista, “la corrispondente”, precisa. “Mi chiedono chi c’è dietro questa mia presa di posizione, dicono che sono una comunista. Oppure che voglio solo diventare famosa, andare in tv. In realtà non sono di sinistra, se l’Italia è in questa situazione è colpa di Berlusconi quanto di Bersani. Credo in Internet come unico mezzo che mi permetta di dire quello che penso, mentre la televisione è da sempre il punto di forza di Berlusconi. Io guardo programmi come Annozero e Ballarò e qualche film, il resto non mi piace”. Inevitabile la domanda sui 16enni e la politica: “È vero che i miei coetanei si sentono lontani dalle istituzioni e da politici che pensano a risolvere esclusivamente i propri problemi – risponde la giovane –. Ma di certo quelli che sono attivi vogliono cambiare sia il metodo sia le persone: non si sentono rappresentati da governanti con un’età media così elevata”.
E le minorenni cosa scelgono tra soldi facili e festini e lavoro precario e mal retribuito? “L’errore è generalizzare – aggiunge la ragazza –. La mia generazione, come tutte, è fatta di mille sfumature”. Altro che velleità adolescenziali: “Volevo raggiungere molte persone e suscitare un dibattito. È vero, sono arrabbiata, ma voglio dialogare con i berlusconiani, trovare con loro idee convergenti”. Parola di Mariluna B.