Governo, per Berlusconi non si scappa: “Fiducia o elezioni”

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Silvio Berlusconi
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Il premier sul voto che il Parlamento dovrà accordare il 14 dicembre: "Una crisi sarebbe una iattura, una grave irresponsabilità”. Poi assicura: “In arrivo il presidente della Consob”. Il capo dello Stato Giorgio Napolitano: “Serve responsabilità”

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Aprire una crisi sarebbe un pericolo. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al termine della cerimonia di consegna delle croci dei Cavalieri del Lavoro, risponde ai giornalisti che gli chiedono se l'apertura della crisi sarebbe un pericolo per la stabilità del Paese, in vista anche del discorso che terrà alla Camera il 13 dicembre e del successivo voto di fiducia. "Assolutamente sì. Sarebbe una iattura assoluta - risponde il premier – soltanto con una assoluta irresponsabilità si può pensare di mettere in crisi un governo che fino a qualche tempo fa era il più solido e meglio piazzato in Europa". Una situazione di stabilità e forza, ricorda Berlusconi, "grazie alla quale io al tavolo dei capi di Stato e di Governo della Ue ho maramaldeggiato facendo passare tutta una serie di provvedimenti favorevoli a noi e importanti, primo fra tutti quello dell'inserimento del capitolo di finanza privata nel calcolo del debito pubblico". Anche il presidente della Repubblica ha richiamato al senso di responsabilità in una situazione di instabilità finanziaria. "E per quale motivo, secondo voi, io mantengo un profilo così basso e lavoro così tanto in Europa?", dice Berlusconi rivolto ai giornalisti. "Lo faccio per le preoccupazioni che deriverebbero dall'instabilità di governo e per l'attenzione che manifestiamo sui titoli del debito pubblico che dobbiamo piazzare".

"Sono fiducioso". Il presidente del Consiglio risponde così a chi gli chiede cosa succederebbe se il 14 dicembre una delle due Camere non gli votasse la fiducia: "Non credo, sono abituato a prendere in considerazione solo le situazioni che considero probabili". Dunque il 14 dicembre sarà il giorno del giudizio? "Sarà il giorno che deciderà se l'Italia può continuare ad avere quella stabilità che è assolutamente importante per resistere in una situazione di crisi che non è ancora passata". "Se ci sarà la fiducia andremo avanti a lavorare, se non ci sarà la fiducia andremo al voto".

Il premier assicura poi che il governo nominerà nella riunione del Consiglio dei ministri di domani il nuovo presidente della Consob e, "autorevole candidato", è l'attuale vice ministro all'Economia Giuseppe Vegas. "Lo facciamo domani. E' all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri", ha detto il presidente del Consiglio.

Sempre nel corso della stessa cerimonia alla quale ha partecipato Silvio Berlusconi, è intervenuto anche il capo dello Stato Giorgio Napolitano, dicendo che apprezza la responsabilità dimostrata con la priorità data all'approvazione della Finanziaria e dice che "avremo bisogno di altri segni di questo senso di responsabilità anche nei tempi a venire". Ai giornalisti, il premier Berlusconi ha detto: "Io la responsabilità ce l'ho".

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