Rinviato il Consiglio dei ministri. Bersani: inaccettabile qualsiasi intervento d'urgenza in corso d'opera. Formigoni aspetta la decisione del Tar. La Polverini festeggia per la lista riammessa
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Silvio Berlusconi è salito al Quirinale con un'ipotesi di decreto per riaprire i termini di ammissione delle liste per le regionali, ma Giorgio Napolitano lo ha stoppato.
Resta perciò ancora in alto mare la vicenda delle liste in Lazio e Lombardia ed è saltato all'ultimo momento il Consiglio dei ministri previsto per ieri; riunione che è slittata a oggi pomeriggio, alle 18.
Dal Colle, ufficialmente un 'no comment', anche se trapelano da fonti della maggioranza il no del Capo dello Stato allo strumento del decreto e le sue perplessità sul mancato accordo con le opposizioni su un tema così delicato. Il presidente del Consiglio, dopo una lunga riunione a Palazzo Chigi è rimasto da solo nel palazzo, nella notte, continuando a lavorare nel suo studio. Chi ha avuto modo di sentirlo lo descrive amareggiato e pessimista.
L'incontro al Quirinale "è andato decisamente male", avrebbe confidato ai suoi, pur ribadendo la volontà di trovare delle soluzioni per sbloccare la situazione, come ad esempio la messa a punto di un nuovo decreto interpretativo delle norme sulla presentazione delle liste.
Contrario all’ipotesi del Pdl di un intervento d’urgenza per risolvere il problema delle liste il leader del Pd Bersani: "Inaccettabile un decreto in corso d'opera". E aggiunge: si aspetti la soluzione dei giudici, “non si permettano di fare minacce perché questa se la sono cercata loro”
Intanto Renata Polverini festeggia il via libera al listino del Pdl nel Lazio. Roberto Formigoni, invece, aspetta la decisione del Tar e attacca i giudici della Corte d'Appello di Milano denunciando gravi irregolarità: LEGGI L'ARTICOLO.
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