Il presidene del Senato dichiara che il compito del parlamento è garantire al governo la possibilità di eseguire la volonta degli elettori. Se viene meno questa possibilità, bisogna tornare alla urne
"Compito della maggioranza è garantire che in Parlamento il programma del governo trovi la compattezza degli eletti per approvarlo. Se questa compattezza viene meno, il risultato è il non rispetto del patto elettorale. Se cio' si verificasse, giudice ultimo non può che essere, attraverso nuove elezioni, il corpo elettorale". Lo ha detto il presidente del Senato Renato Schifani, intervenendo all'inaugurazione dell'anno accademico del collegio"Lamaro-Pozzani.
L'eventuale ritorno alle urne, venendo meno la maggioranza "è sempre un atto di coraggio, di coerenza e correttezza verso gli elettori", ha proseguito il presidente del Senato. "Molti ordinamenti costituzionali - ha chiosato Schifani - da tempo accettano questi fondamentali principi di una democrazia matura. La scelta dei cittadini non va tradita, va rispettata fino in fondo, senza ambiguità ed incertezze. La politica non può permettersi di disorientare i propri elettori", ha aggiunto, con un riferimento indiretto alle polemiche che da giorni lacerano il PdL.
"Il venir meno di questi presupposti di corretta politica può determinare la fuga dei giovani dalla diretta partecipazione al governo del Paese. Questo allontanamento può fare spegnere la speranza del cambiamento, genera sfiducia nell'avvenire, provoca risentimenti. La logica degli steccati - ha proseguito Schifani - non si supera eludendo i problemi, accantonando parole come valori e radici comuni, ma dando un'anima, un significato ideale, un sentimento ad ogni proposta".
L'eventuale ritorno alle urne, venendo meno la maggioranza "è sempre un atto di coraggio, di coerenza e correttezza verso gli elettori", ha proseguito il presidente del Senato. "Molti ordinamenti costituzionali - ha chiosato Schifani - da tempo accettano questi fondamentali principi di una democrazia matura. La scelta dei cittadini non va tradita, va rispettata fino in fondo, senza ambiguità ed incertezze. La politica non può permettersi di disorientare i propri elettori", ha aggiunto, con un riferimento indiretto alle polemiche che da giorni lacerano il PdL.
"Il venir meno di questi presupposti di corretta politica può determinare la fuga dei giovani dalla diretta partecipazione al governo del Paese. Questo allontanamento può fare spegnere la speranza del cambiamento, genera sfiducia nell'avvenire, provoca risentimenti. La logica degli steccati - ha proseguito Schifani - non si supera eludendo i problemi, accantonando parole come valori e radici comuni, ma dando un'anima, un significato ideale, un sentimento ad ogni proposta".