
Secondo i magistrati, infatti, il ddl viola principi costituzionali come l'obbligatorietà dell'azione penale e la ragionevole durata dei processi e avrà effetti "gravi" sull'efficacie delle indagini. Il Pdl accusa: invasione di campo
Venti voti a favore, due contrari. Il plenum del Csm ha approvato a larghissima maggioranza il parere della Settima Commissione che stronca la riforma del processo penale voluta dal ministro Alfano. Le motivazioni: è in contrasto con principi costituzionali, a cominciare dall'obbligatorietà dell'azione penale e dalla ragionevole durate dei processi per arrivare agli effetti, definiti "gravi", che la riforma potrebbe avere sull' "efficacia delle indagini". Il giudizio non piace al Pdl che torna ad accusare il Csm di comportarsi da "terza Camera".