Consigliere Pd chiede di fare chiarezza
(ANSA) - PERUGIA, 28 NOV - "Lo strumento che, nel 2018, la Regione pensava di utilizzare per contrastare la crisi economica e lavorare al rilancio, a causa della Giunta Tesei rischia di diventare una mina vagante. Stiamo parlando di Arpal, l'Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro, sulla quale abbiamo intenzione di vederci chiaro". così il consigliere regionale del Partito democratico, Tommaso Bori, che ha presentato, una serie di interrogazioni sul tema. "Con l'obiettivo di fare chiarezza sui ritardi in relazione alla certificazione della spesa dei Fondi Fse 2014 - 2020 che rischia di compromettere l'accesso a quelli 2021 - 2027, sulle criticità del cambio del sistema informatico e sulla gestione opaca della direttrice" aggiunge in una nota diffusa dall'ufficio stampa di Palazzo Cesaroni.
"Nell'atto relativo ai ritardi sui fondi - spiega Bori - ricordavamo che l'Umbria, nella prossima programmazione europea, sarà destinataria di più risorse in quanto classificata come 'regione in transizione' e non più come 'sviluppata'. Per questo l'obiettivo di Fse+ Umbria 2021 - 2027 è quello di riportare l'Umbria nella categoria delle Regioni più avanzate. Per far sì che queste opportunità diano concreti risultati, prerogativa necessaria è il miglioramento dell'efficacia della spesa, ma anche la possibilità che queste risorse possano essere complementari con quelle derivanti dal Pnrr. Per questo è fondamentale approfondire l'eventuale presenza di ritardi che potrebbero portare alla perdita di fondi comunitari indispensabili. Il secondo focus è in relazione al cambio di sistema informatico che l'Arpal ha deciso attraverso la determina direttoriale del 21 ottobre scorso. Una novità che costerà 1,2 milioni di euro alla struttura, per andare a cambiare un sistema già usato in altre Regioni e in relazione al quale non si specificano le motivazioni che lo avrebbero reso obsoleto e superato". (ANSA).