Mozione capogruppo e consiglieri regionali della Lega
(ANSA) - PERUGIA, 14 OTT - Il capogruppo regionale della Lega, Stefano Pastorelli, chiede di "semplificare l'installazione di impianti fotovoltaici e di approvare una legge condivisa e in grado di accelerare la transizione energetica della regione". Annuncia quindi la presentazione di un mozione, sottoscritta dai consiglieri del gruppo "sulle criticità connesse all'introduzione del regolamento regionale numero 4 del 12 luglio 2022 in materia di aree idonee all'installazione di impianti fotovoltaici".
"La crisi energetica che ci troviamo ad affrontare - spiega Pastorelli in una nota - ci spinge a intraprendere scelte coraggiose nella direzione delle rinnovabili e della transizione ecologica. Serve fare un passo in più rispetto a quanto elaborato finora dalla Regione Umbria a tutela delle famiglie e delle imprese. Il regolamento regionale introduce limiti più stringenti rispetto a quelli previsti dalle norme nazionali, creando difficoltà agli operatori del settore. Per questo la mozione mira ad impegnare la Giunta a intervenire quanto prima per riallineare la normativa regionale con quanto previsto dal decreto legislativo '199/2021' e di superare le restrizioni introdotte dal regolamento '4/2022' che in esso non trovano copertura. Inoltre si chiede all'Esecutivo di avviare un approfondito confronto con gli stakeholders del territorio per individuare gli spazi normativi e operativi di semplificazione dei vincoli esistenti e le rispettive esigenze. Questo per contribuire alla definizione dei criteri ministeriali di individuazione delle aree idonee in fase di predisposizione e poter provvedere celermente alla successiva approvazione di una legge regionale condivisa e in grado di accelerare la transizione energetica della regione. Le restrizioni introdotte rappresentano una peculiarità della Regione Umbria che si pone contro corrente rispetto alle tendenze di altre regioni italiane, dove si registra una maggiore apertura per la possibilità di installare impianti fotovoltaici a terra. Tra queste spicca in particolare il Veneto che, pur intervenendo sulla disciplina delle aree idonee nelle more dell’attesa emanazione del decreto interministeriale previsto dal decreto ‘199/21’, ha emanato una legge che introduce una serie di criteri di idoneità funzionali all’installazione degli impianti fotovoltaici in aree tra cui i terreni agricoli abbandonati o incolti, le cave dismesse, le aree a destinazione industriale e per servizi di logistica, per incentivare la diffusione di impianti. Anche l’Emilia-Romagna, negli ultimi mesi, è intervenuta per promuovere l’installazione di impianti fotovoltaici nelle discariche e nelle cave dove si è conclusa l’attività di estrazione. La soverchiante crisi energetica e la volontà di andare nella direzione di promuovere, e non di imbrigliare, lo sviluppo e la diffusione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, possono rappresentare anche uno stimolo alla competitività della regione e un fattore di attrattività per le imprese”.