Convegno Rai ad Assisi, non c'è pace senza le donne

Umbria

Soldi, parlare di parità non è chiacchiera politically correct

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(ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 18 LUG - Non c'è pace senza le donne, malgrado ancora si faccia fatica a coinvolgere l'universo femminile nei negoziati. E' il messaggio che è emerso con forza dal convegno "Operazione speciale: pace", organizzato ad Assisi, nella sala della Conciliazione del palazzo Comunale, da Rai per la Sostenibilità Esg, da Rai Umbria e dal Comune.
    Un dibattito che ha avuto come obiettivo di promuovere la risoluzione pacifica dei conflitti attraverso la diplomazia, la cooperazione, il dialogo interreligioso e interculturale, favorendo la partecipazione delle donne ai tavoli decisionali, portando i contenuti e i principi di "No Women No Panel", il progetto Rai per l'equilibrio di genere nel dibattito pubblico, anche nei teatri di guerra.
    Ad aprire i lavori è stato il messaggio inviato dalla presidente della Rai Marinella Soldi. "Parlare di parità di genere e partecipazione femminile - ha sottolineato - non è una chiacchiera di politically correct. Le donne rappresentano il 50% della popolazione, quel che si può definire un segmento significativo che di certo non si può ignorare. I dati di infinite ricerche dimostrano che la parità di genere è un volano di sviluppo e un caposaldo del progresso. Per questo, come presidente Rai, ho fortemente creduto nella adesione di tutta la nostra azienda all'iniziativa 'No Women No Panel'. La parità di genere è una delle declinazioni dell'inclusione sociale e l'inclusione credo che vada nel segno della pace e soprattutto in questo momento è fondamentale per la Rai, come servizio pubblico, aiutare a capire che l'inclusione, intesa come riconoscersi pari e uguali, ma valorizzando le reciproche differenze, è la base per una società più equilibrata e giusta".
    Parole che hanno trovato continuità anche nel messaggio inviato dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.
    "Quando si affrontano temi legati ai conflitti - ha sostenuto - è necessario non focalizzarsi solo sulla guerra, ma è importante parlare di dialogo, in questo come in altri campi, l'apporto che possono dare le donne è fondamentale". (ANSA).
   

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