Sono stati 840 i pazienti rete servizi Usl Umbria 1
(ANSA) - PERUGIA, 13 MAR - Sono stati 840 i pazienti che la rete dei servizi dedicati ai Disturbi del comportamento alimentare dell'Usl Umbria 1 ha preso in carico nel 2021, a livello ambulatoriale, semiresidenziale ed ospedaliero-residenziale. Con "un grande aumento della domanda di cura" spiega la dottoressa Laura Dalla Ragione, responsabile del settore.
Molti dei presi in carico sono giovani e, a differenza del passato, il 20 per cento dei pazienti tra 12 e 17 anni è costituito da maschi.
Tra il 2020 e il 2021 gli accessi alle strutture di cura territoriali ed ospedaliere dei ragazzi è aumentato di quattro volte.
Un quadro reso noto dall'Usl Umbria 1 in vista dell'11/a Giornata nazionale del fiocchetto lilla, dedicata all'informazione e sensibilizzazione sui disturbi del comportamento alimentare.
"Il centro centro Dai di Città della Pieve, dedicato al disturbo da alimentazione incontrollata e all'obesità, ha seguito dal punto di vista residenziale e semiresidenziale 102 pazienti, prevalentemente provenienti dall'Umbria, visto che l'obesità è diventata un grave problema di salute anche nella nostra regione", spiega ancora Dalla Ragione. "La residenza di Palazzo Francisci a Todi - prosegue - ne ha seguiti 85, il 30 per cento sotto i 14 anni. C'è stato un aumento molto rilevante di pazienti giovanissimi, probabilmente per l'effetto traumatico del lockdown, della Dad e della difficoltà ad avere vita sociale. Il Nido della Rondine a Todi, centro semiresidenziale per anoressia e bulimia in età evolutiva, ha ricoverato 97 pazienti con quadri di anoressia e bulimia e ne ha seguiti 230 in regime ambulatoriale, provenienti tutti dall'Umbria. Il centro Dca di Umbertide, per i per disturbi selettivi dell'alimentazione, ha avuto in carico 280 pazienti e le loro famiglie, oltre a collaborare attivamente con il reparto di pediatria dell'ospedale di Città di Castello nei ricoveri salvavita per minori che, nel 2021, sono stati 46, diventando un punto di riferimento per l'intero territorio regionale". L’Usl Umbria 1 dal 2003 ha costruito quella che è considerata una rete di eccellenza: le sue strutture, centri pilota del Ministero della Salute dal 2008, sono divenute punti di riferimento nazionale, oltre che regionale, e un modello per altre strutture in Italia e all'estero; coordinano sia il numero verde nazionale “SOS disturbi alimentari” (800180969) sia l’Osservatorio nazionale per i disordini alimentari. “Le richieste di aiuto che abbiamo ricevuto tramite il numero verde sono raddoppiate nel 2020 e triplicate nel 2021" dice ancora Dalla Ragione. "In Umbria – conclude – l'aumento della patologia è stato in linea con il trend nazionale ed ad oggi stimiamo che nella nostra regione ci siano circa 15.000 persone affette da questi disturbi, un numero che non comprende le persone affette da obesità soprattutto adolescenti, che è molto alto”.