Anche incontro con detenuto ucraino durante giro struttura
(ANSA) - TERNI, 10 MAR - Prima visita del vescovo di Terni, Francesco Antonio Soddu, alla casa circondariale della città, dove ha presieduto la celebrazione eucaristica. Presenti tra gli altri il magistrato di sorveglianza Fabio Gianfilippi, il direttore del carcere Luca Sardella, il comandante della polizia penitenziaria Fabio Gallo, operatori e assistenti del dipartimento amministrazione penitenziaria, alcuni detenuti e volontari della Caritas che operano in vari ambiti all'interno struttura.
"In questo tempo di quaresima e di penitenza - ha detto il vescovo - è richiesta una conversione del cuore che porti a Dio per ricevere da lui un abbraccio, un cambiamento di vita, perchè ci si è allontanati da lui. Gesù sulla croce è morto per i nostri peccati, ma in questo segno si rivela il suo abbraccio per tutti e il suo perdono per tutti. È questo il segno più grande non altri che servono ad accontentare i nostri desideri.
Dio è amore e dobbiamo pregare per avere segni di amore, per la pace interiore che si riverbera poi nelle famiglie, nella comunità e nel mondo".
Prima della benedizione finale sono stati letti alcuni pensieri scritti dai detenuti sulla fede, la pace e l'uguaglianza. Un detenuto di nazionalità ucraina ha donato al vescovo un cofanetto in legno, da lui realizzato, contenente una coccarda con i colori della propria bandiera. Il vescovo lo ha ringraziato e abbracciato, esprimendo vicinanza e solidarietà a tutte le persone che stanno soffrendo a causa della guerra, quella in Ucraina e nelle altre parti del mondo. Da parte della direzione e degli operatori del carcere e della polizia penitenziaria è stata donata una bottiglia di olio e una di essenza di lavanda, prodotte all'interno del carcere.
Al termine della celebrazione il vescovo ha visitato la falegnameria e l'officina dove vengono realizzati manufatti in ferro, tra cui il monumento che sarà collocato nel cimitero civico di Terni a ricordo dei caduti della polizia penitenziaria. Ha poi visitato alcune sezioni del carcere, le sale colloqui, l'infermeria con il personale medico e ausiliario in servizio, la ludoteca per i bambini che fanno visita ai genitori detenuti, le aule per la didattica e l'aula artistica del progetto Caritas "Arte in carcere". (ANSA).