In Umbria "evidenza" aumento diffusione Omicron 2

Umbria

Per direttrice Microbiologia Perugia è una causa aumento casi

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(ANSA) - PERUGIA, 07 MAR - In Umbria c'è "evidenza di un aumento della diffusione" della cosiddetta variante Omicron 2 del virus Sars-CoV-2 rispetto alle scorse settimane. Lo ha detto Antonella Mencacci, direttrice del laboratorio di Microbiologia dell'Azienda ospedaliera di Perugia, rispondendo all'ANSA dopo l'aumento dei casi registrato nell'ultima settimana. "Omicron 2 - ha spiegato - è ancora più contagiosa della 'Omicron 1'.
    Questo, insieme al venire ancora meno delle restrizioni, potrebbe essere la causa dell'innalzamento dei contagi".
    "Le cariche virali dei campioni positivi analizzati - ha detto ancora la professoressa Mencacci - sono comunque elevate tanto quanto quelle di 'Omicron 1'".
    Ad una maggiore diffusione del virus contribuiscono "sicuramente" - per la responsabile della microbiologia - la riduzione delle vaccinazioni, dei tamponi e dei test eseguiti.
    "Diminuendo l'individuazione dei casi contagiosi e quindi l'isolamento dei soggetti positivi - ha sottolineato - questo può comportare un aumento della trasmissibilità del virus. Ci siamo caduti sempre. Quando la curva epidemica scende, il numero dei test fatti diminuisce. Secondo le linee guida nazionali i contatti stretti vaccinati possono continuare a uscire, a lavorare e a muoversi. Rischiano però di essere contagiosi qualora si infettino e di fatto questo accade".
    Per avere un'estate tranquilla per la professoressa Mencacci "è necessario anzitutto vaccinarci e aumentare la copertura con le terze dosi e quella dei bambini". "Bisogna poi continuare a vivere - ha proseguito - con quelle norme che conosciamo, usare mascherine Ffp2 ed evitare assembramenti, che però sono sempre più difficili da rispettare perché oggettivamente si è stanchi di vivere in questo modo". (ANSA).
   

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