Più 22 mila euro prodotti donati con campagna Afas-Caritas

Umbria
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Tracciati con modello sharing for charity e blockchain

(ANSA) - PERUGIA, 22 OTT - Prodotti per 22 mila 713,58 euro sono stati donati ai clienti delle farmacie comunali di Perugia con la campagna "Raccolta farmaci solidali" di Afas e Caritas.
    Si tratta per il 59,9% di farmaci, per 36,6% di latte, omogeneizzati e creme e per il 3,5% di prodotti per l'infanzia non-food come i pannolini.
    "E' un segno di una 'rete' importante che stiamo costruendo per puntare sempre più a camminare insieme a servizio di tutti i fratelli poveri" ha detto il direttore della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve, don Marco Briziarelli, in apertura della conferenza stampa nella quale è stato fatto un bilancio dell'iniziativa. Presenti anche il presidente Afas Antonio D'Acunto, il direttore generale Raimondo Cerquiglini e Paolo Rellini, cofondatore della piattaforma Regusto, un brand della start up Recuperiamo operativa dal 2016, con l'obiettivo di proporre soluzioni concrete per prevenire e ridurre lo spreco alimentare, in ambito profit e non-profit.
    L'iniziativa Afas-Caritas - è stato detto - rappresenta il primo caso pilota a livello nazionale con una campagna di donazione di farmaci tracciata, digitalizzata e resa trasparente grazie al modello innovativo di sharing for charity e alla tecnologia blockchain.
    Significativi sono considerati i dati degli impatti generati a livello sociale e ambientale misurati grazie alla piattaforma Regusto: 358 pasti equivalenti distribuiti (calcolati solo sugli alimenti per l'infanzia); 216 chili di anidride carbonica e 1.467 metri cubi di acqua risparmiata.
    "Il mondo Caritas - ha quindi sottolineato D'Acunto - noi lo abbiamo sempre inteso e visto come distante, che apparteneva più che altro a quelle persone molto, molto svantaggiate. In realtà non è più così da qualche tempo, ci sono tanti nostri concittadini che purtroppo per le crisi ricorrenti, come la pandemia ma non solo, si rivolgono alla Caritas, perché gli egoismi predominano nella nostra società che dobbiamo contribuire a correggere dal basso con la promozione anche della cultura del dono come ha detto don Marco Briziarelli". (ANSA).
   

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