A Marsciano 'vietata' festa di Halloween

Umbria
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Ordinanza del sindaco Mele per prevenire diffusione virus

(ANSA) - MARSCIANO (PERUGIA), 28 OTT - Festa di Halloween vietata a Marsciano nell'ambito dei provvedimenti adottati per prevenire la diffusione del Covid. Lo prevede un'ordinanza del sindaco Francesca Mele che ha tra l'altro disposto il divieto nella serata e notte del 31 ottobre per i gruppi di bambini (se pure accompagnati) e adolescenti di fare il tradizionale giro porta a porta per lo scambio di dolci.
    Il Comune ha disposto anche, fino al 24 novembre, la chiusura e sospensione totale delle attività delle associazioni, dei circoli culturali, sportivi, ricreativi o di aggregazione, l'obbligo per i punti vendita alimentari del territorio ricadenti nella tipologia della piccola e media distribuzione (supermercati e discount), analogamente a quanto già stabilito dalla Regione per i centri commerciali, di "attuare rigide misure di contingentamento degli ingressi in funzione delle superfici interne di vendita mediante apposito personale preposto, assicurando la corretta gestione dei flussi in entrata e in uscita, preferibilmente con percorsi separati".
    "Abbiamo ritenuto doveroso - afferma il sindaco Mele - adottare un provvedimento che ci aiuti a fronteggiare, in aggiunta alle misure già vigenti, una situazione che vede da molti giorni il progressivo e continuo aumento dei contagi su tutto il territorio comunale e caratterizzata anche da molteplici casi di positività riscontrati nelle scuole, che hanno portato all'isolamento di numerosi classi e, da ultimo, alla chiusura per alcuni giorni di un intero plesso, la scuola elementare di Cerqueto. A tutti i cittadini torno a chiedere l'adozione di atteggiamenti responsabili dai quali dipende sia la possibilità di tenere sotto controllo questa fase di recrudescenza della pandemia che di limitare i gravi disagi che ne stanno derivando non solo dal punto di vista sanitario, con conseguenze che toccano direttamente o indirettamente tanta parte della popolazione, ma, purtroppo, anche in maniera rilevante da quello economico. Ancora una volta, infatti, tante attività produttive sono state chiamate ad un grande sacrificio.
    Sta a noi non vanificarlo". (ANSA).
   

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