Regione, pronti a monitorare arrivi

Umbria
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Da Paesi più a rischio Covid, annuncia assessore Coletto

(ANSA) - PERUGIA, 12 AGO - "La Regione Umbria ha già predisposto una propria ordinanza finalizzata a monitorare gli arrivi di soggetti provenienti dalle nazioni più interessate dal covid e che comunque, pur non limitando gli ingressi, li renda tracciabili, così da circoscrivere eventuali cluster con interventi rapidi e mirati": lo ha annunciato l'assessore regionale alla Sanità Luca Coletto. Il provvedimento - ha spiegato - è stato predisposto "nell'attesa di una direttiva nazionale che, si spera arrivi a breve".
    Coletto ha poi precisato, in una nota della Regione, che i tempi per l'emanazione dell'ordinanza "sono slittati visto che il ministro della Salute, Roberto Speranza, in sede di Conferenza Stato-Regioni ha proposto l'emanazione di una nazionale, condivisa a stretto giro dalle Regioni stesse". "Per privilegiare una questione di omogeneità sul territorio nazionale - ha aggiunto - la Regione Umbria ha deciso di condividere la proposta del Governo con l'auspicio che si concretizzi in tempi rapidi. A livello regionale, vista la crescita del numero delle persone positive al Covid - ha spiegato l'assessore - riteniamo che sia necessario rafforzare l'attenzione sugli arrivi dai Paesi che in questo momento sono a rischio, imponendo delle regole ferme. I nuovi casi di positività riscontrati infatti, hanno avuto origine fuori dall'Italia, quindi diventa indispensabile mettere in campo interventi mirati per isolare tempestivamente i soggetti positivi che arrivano in Umbria".
    Dopo aver spiegato che "i nuovi casi positivi al covid sono legati a cluster già individuati e che quindi questi soggetti erano in isolamento e sotto monitoraggio dei servizi sanitari", Coletto ha riferito che "ora vogliamo fare un passo in avanti e per prevenire la formazione di nuovi cluster o focolai, la Regione Umbria, in attesa di un provvedimento nazionale ha già messo a punto un programma dettagliato, per controllare in modo capillare gli arrivi da alcuni Paesi europei, da attuare a vari livelli con il coinvolgimento di più professionalità e che ci permetterà attraverso test e tamponi di arrivare a conoscere, dal momento dell'arrivo in regione, la situazione clinica rispetto alla positività al covid dei nuovi ingressi". "Tutto questo lavoro però, - ha sottolineato l'assessore - non può prescindere dalla collaborazione dei cittadini, ai quali continuiamo a chiedere di informare i servizi sanitari qualora ospitassero soggetti arrivati da fuori regione. Le informazioni saranno utilizzate solo per il monitoraggio a scopo sanitario e per garantire anche la incolumità delle famiglie ospitanti, in particolare se al loro interno ci sono soggetti fragili o anziani. Inoltre, si raccomanda di osservare la regola del distanziamento e di utilizzare sempre la mascherina nei luoghi chiusi e anche all'aperto se non si può garantire la distanza".
    (ANSA).
   

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