1 maggio: Tesei, unità intenti e unione forze per il lavoro

Umbria
@ANSA
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(ANSA) - PERUGIA, 01 MAG - "Buon Primo Maggio a tutti i lavoratori, anche e soprattutto in questo clima incerto. L'unità di intenti e l'unione delle forze ci permetterà di tornare a celebrare festosamente il dovere e il diritto al lavoro": lo afferma la presidente della Regione, Donatella Tesei, nel suo messaggio in occasione della festa dei lavoratori, nel quale rivolge in particolare un pensiero a quanti sono impegnati in prima linea per sconfiggere il coronavirus, e a chi "non ha un'occupazione o non la può svolgere" "'La Repubblica - afferma sottolinea la presidente - riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società'. Così recita l'articolo 4 della nostra Costituzione in tema di lavoro, in cui risaltano i concetti di diritto e di dovere. Quel dovere che tanti hanno continuato a svolgere, mettendo a repentaglio anche se stessi, in questo periodo fuori dall'ordinario". "La mente - afferma Donatela Tesei - non può che correre ai molti operatori della Sanità, compresi tutti coloro che già in pensione hanno scelto di tornare in prima linea. A loro si affiancano il personale ed i volontari della Protezione civile, le forze dell'ordine, gli operatori dell'informazione, coloro che permettono lo spostamento di merci e persone, tutti i lavoratori dei settori, industriali e al dettaglio, del pubblico e del privato, attualmente operativi e ai tanti che hanno permesso la continuità dei servizi essenziali. A tutti loro va un sentimento di profonda riconoscenza". "Ma come detto - prosegue la presidente - il lavoro è, e rimane, un diritto innegabile. Come non pensare, dunque, a coloro che cercano vanamente di soddisfare quel diritto, e a coloro che in questo periodo sono stati costretti a fermarsi, che non hanno potuto svolgere la loro attività, pagandone sulla pelle il prezzo economico e psicologico. Perché il lavoro non è solo fonte di indispensabile sostentamento economico, ma è l'attività con cui e in cui soltanto l'uomo afferma propriamente ciò che è la sua essenza, il lavoro è promotore di autonomia, di dignità e di autentica libertà personale, concetto ancora più chiaro in questo complesso periodo della nostra storia. La mancanza, o l'impossibilità di svolgere la propria attività, compromette anche quel 'progresso materiale o spirituale della società' di cui i padri costituenti hanno scritto". "Ed è proprio e soprattutto a chi ora non ha un'occupazione, o non la può svolgere, che le istituzioni, con serietà e in maniera trasversale, in collaborazione con le forze sociali, le associazioni di categoria, le Università e tutti gli attori coinvolti, dovranno, ognuno nel rispetto del proprio ruolo - continua Tesei - essere in grado di dare risposte concrete e rapide per 'promuove le condizioni', pur in questo odierno terreno arido, 'che rendano effettivo questo diritto'". "Viviamo un passaggio epocale - osserva a residente umbra - in cui è difficile comprendere fino in fondo l'oggi e appare ancora più complesso scorgere i lineamenti del domani.Ma dobbiamo avere la capacità di affrontare, senza scoraggiarci, le forti difficoltà e cogliere le opportunità che si presenteranno".

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