Lo sottolinea il presidente Ires Cgil Umbria, Mario Bravi
L'Umbria in sei mesi ha dimezzate le assunzioni a tempo indeterminato: Lo sottolinea in una nota Mario Bravi, presidente Ires Cgil.
"Dall'ultimo studio dell'Osservatorio nazionale sul precariato dell'Inps - spiega - relativo a gennaio-giugno 2019, emerge che i contratti di lavoro attivati in Umbria sono 43.186 mentre quelli cessati sono 33.584. Sembrerebbe un dato positivo, in realtà non lo è e questo per 2 ragioni: i contratti attivati sono in gran parte caratterizzati da provvisorietà e precarietà.
Infatti, tenendo conto anche delle trasformazioni, solo 11.622 sono a tempo indeterminato (meno del 25%). Questo significa che in gran parte dell'anno molte persone sono costrette ad attivare più contratti. Infatti, il ministero del Lavoro ha calcolato che, nel secondo trimestre 2019, i lavoratori interessati all'attivazione di nuovi contratti (in Umbria) sono diminuiti dello 0,6. Inoltre stiamo assistendo ad una costante riduzione delle assunzioni a tempo indeterminato".