Confermati arresti Bocci,Duca e Valorosi

Umbria
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Per il tribunale del Riesame, pericolo inquinamento delle prove

(ANSA) - PERUGIA, 30 APR - Il tribunale del Riesame di Perugia ha confermato le misure cautelari degli arresti domiciliari all'ex segretario del Pd umbro Gianpiero Bocci, all'ex dg dell'ospedale di Perugia Emilio Duca e al direttore amministrativo Maurizio Valorosi, indagati nell'ambito dell'inchiesta sui presunti concorsi truccati all'ospedale Santa Maria della Misericordia.
    Secondo i giudici, ai quali i tre - ai domiciliari dal 12 aprile scorso - avevano chiesto la revoca della misura cautelare, sussiste il pericolo dell'inquinamento probatorio.
    Nei giorni scorsi Bocci, Duca e Valorosi si erano avvalsi della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia davanti al gip Valerio D'Andria che aveva rimesso in libertà soltanto l'assessore dimissionario alla sanità Luca Barberini.

"Il Riesame ha annullato l'accusa di favoreggiamento contestata a Gianpiero Bocci ma, d'altronde, come abbiamo sempre sostenuto, il reato non è configurabile": così l'avvocato David Brunelli, difensore dell'ex segretario del Pd umbro (già sottosegretario agli Interni nei governi Letta, Renzi e Gentiloni) e del direttore amministrativo dell'ospedale perugino Maurizio Valorosi, indagati nell'ambito dell'inchiesta sui presunti concorsi truccati all'ospedale di Perugia, ai quali il tribunale del Riesame ha confermato stamani la misura cautelare degli arresti domiciliari. "Una parte del quadro indiziario è cambiata - spiega Brunelli - il tema ora è soltanto legato alla regolarità di qualche concorso. Spero che la procura porti avanti rapidamente le indagini e che i miei assistiti possano tornare in libertà al più presto. Bocci e Valorosi sono amareggiati per la decisione dei giudici ma rimangono fermamente convinti del fatto che potranno dimostrare la loro innocenza".

"Il tribunale del Riesame di Perugia ha significativamente attenuato il quadro cautelare nei confronti di Emilio Duca ritenendo l'insussistenza del pericolo di reiterazione dei reati ipotizzati. Secondo i giudici resta in piedi soltanto l'esigenza cautelare riferita al ritenuto pericolo di inquinamento probatorio in relazione al quale la durata massima è individuata in 60 giorni a partire dal 12 aprile". Lo ha detto l'avvocato Francesco Falcinelli commentando la decisione del Riesame che stamani hanno confermato gli arresti domiciliari per l'ex direttore generale dell'ospedale di Perugia indagato nell'ambito dell'inchiesta sui presunti concorsi truccati all'ospedale. "Duca - ha detto il suo legale - ha accolto la notizia con serenità".


    "Abbiamo appreso i contenuti della decisione del Tribunale della libertà di Perugia soltanto dal dispositivo e rimaniamo in attesa di leggere la motivazione del provvedimento. Al momento non è facile poter spiegare come mai il Tribunale abbia escluso la gravità indiziaria in relazione al più grave reato di favoreggiamento, annullando per questa parte l'ordinanza, e tuttavia ritenere che la cessazione della misura restrittiva della libertà personale a carico di Gianpiero Bocci costituisca davvero un concreto ed attuale pericolo per l'acquisizione o la genuinità della prova". Lo affermano in un comunicato i legali dell'ex segretario umbro del Pd, David Brunelli Alessandro Diddi. "Bocci - proseguono - risponde ora soltanto per tre episodi di rivelazione di segreto d'ufficio, sulla base di alcune conversazioni di altre persone; si ricorda che nessuna telefonata diretta lo coinvolge e si sottolinea tra l'altro che due delle candidate alla fine neppure hanno vinto il concorso. Ebbene, rispetto a queste posizioni, al momento, non ci sembrano emergere quali possano essere le necessarie 'circostanze di fatto' da cui i giudici hanno desunto il pericolo di inquinamento delle indagini in corso, una volta che sono state già fatte le perquisizioni, con i conseguenti sequestri, e che sono state già sentite le persone informate sui fatti". "Confidiamo comunque - concludono i legali - che in breve tempo possono completarsi le indagini per gli episodi in cui Bocci è indagato e rispetto ai quali egli si dichiara innocente, in modo che la pesantissima e attualmente inspiegabile misura possa cessare quanto prima". Il ricorso della procura sul riconoscimento dell'associazione a delinquere - ipotizzata inizialmente ma poi esclusa dal gip nell'ordinanza di custodia cautelare - sarà esaminato, si è appreso, dal Tribunale del Riesame il prossimo 21 maggio.

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