Assisi blindata per i reali di Giordania. Il Custode del Sacro Convento: Ue non ceda a sovranismo

Umbria
@ANSA

Re Abdullah II e la regina Rania riceveranno la Lampada della Pace, in città anche Conte, Merkel e Tajani

   "In questo momento è perentorio proteggere Gerusalemme. Il mio compito come Sovrano Hashemita e Custode dei Luoghi Santi dell'Islam e del Cristianesimo di Gerusalemme è di vigilare sulla sicurezza e il futuro della città santa", ha detto re Abdallah di Giordania ad Assisi.


   "Lo scorso anno, dando la Lampada alla cancelliera Merkel, auspicammo la costruzione di un'Europa unita e plurale. E ancora oggi siamo convinti che il nostro Continente non possa abdicare a questa sua vocazione e cedere ad illusorie quanto malsane aspirazioni sovraniste", ha detto il Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, nel suo saluto prima della consegna della 'Lampada della Pace' a Re Abdallah di Giordania. Alle sue parole, pronunciate davanti al premier Giuseppe Conte e alla cancelliera tedesca Angela Merkel, è seguito un lungo applauso.

Al re di Giordania la Lampada della pace di Assisi



Conte, durante l'incontro con i giovani ad Assisi, ha detto che lo Ius Soli "non è nel contratto di governo, ma auspico che si avvii nel Paese, nelle sedi opportune, una riflessione serena" su questo tema. "Si può valutare la nascita sul territorio italiano che sia però collegata ad un percorso di integrazione serio", che preveda "la conoscenza della nostra cultura" e la condivisione di "valori comuni". 

"E' necessario abbattere gli steccati, i muri che oggi, invece, alcuni Governi continuano a costruire. Muri che impediscono di condividere la vita, le esperienze e la cultura": a dirlo è il direttore della Sala stampa del Sacro convento di Assisi, padre Enzo Fortunato. "Con la giornata di oggi - aggiunge - non abbiamo intenzione di piegare la volontà, ma di convincere. Convincere che l'incontro, la condivisione, l'accoglienza e l'inclusione sono i pilastri su cui fondare la società, mentre la repressione e la violenza partoriscono altra repressione".

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