Foligno, il maestro che avrebbe indicato ai bimbi il colore della pelle del compagno sarà sospeso

Umbria
@ANSA

Lui si difende: era sperimentazione didattica. 'Stiamo facendo gli accertamenti necessari', ha detto la dirigente dell'ufficio regionale scolastico dell'Umbria

Si trattava solo di "una sperimentazione didattica che puntualmente ho annunciato ai ragazzi": è quanto ha detto il maestro che in una scuola elementare del folignate si è rivolto a un alunno di colore dicendo ai compagni "vero che brutto?". Il docente è stato intervistato da "Porta a Porta" e un estratto è stato trasmesso dal Tg1. Il maestro ha spiegato di aver informato gli alunni di quanto stava per compiere in classe

Sarà sospeso dal servizio "in via cautelare" il docente che in una scuola elementare del folignate avrebbe indicato ai compagni un alunno di colore dicendo: 'Guardate quanto è brutto'. Il provvedimento - spiegano fonti del Miur - è in "via di notifica". L'Ufficio scolastico regionale avvierà il relativo procedimento disciplinare. 

"Siamo stati informati di questo presunto caso e stiamo predisponendo tutti gli accertamenti necessari", ha detto la dirigente dell'ufficio scolastico regionale Antonella Iunti commentato la vicenda con l'ANSA.

Il bambino - secondo quanto anticipato dal sito Tuttoggi.info - dopo essere stato additato in quel modo sarebbe poi stato fatto mettere davanti alla finestra, con le spalle alla classe. Il maestro si sarebbe quindi giustificato sostenendo di avere messo in atto un esperimento sociale.

Né la dottoressa Iunti né la dirigente della scuola hanno voluto entrare nel merito della vicenda. Questa sarebbe stata segnalata anche con un post su Facebook, poi rimosso, di uno dei genitori degli alunni.   

"Pare che in una scuola di Foligno, la città in cui vivo, un maestro appena entrato in classe abbia additato un bimbo nero e abbia chiesto alla classe se fosse brutto. Non contento, poi, lo avrebbe costretto a stare tutto il tempo rivolto verso la finestra, per non guardarlo. Avrebbe fatto la stessa cosa con la sorellina, che frequenta un'altra classe dello stesso istituto", ha denunciato in un post sulla sua pagina Facebook il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni di LeU.

"Ho appena presentato un'interrogazione parlamentare al governo - prosegue il leader di SI - perché su una vicenda del genere è sempre bene vederci chiaro, fino in fondo. Voglio sapere innanzitutto se questa mostruosità è per davvero accaduta e in che modo. Io mi auguro di no, per il bene di tutti. Ma se fosse vero, l'insegnante andrebbe immediatamente sospeso".

 "Un'ultima amara considerazione: fino a qualche tempo fa, una cosa del genere non sarebbe nemmeno stata immaginabile. Oggi è tutto sdoganato, è tutto possibile. C'è un clima tale per cui un maestro si sente in diritto in uno dei luoghi fondamentali dello Stato di esprimere razzismo e cattiveria nei confronti dei bambini. Di questo passo - conclude Fratoianni - non resterà più nulla della società italiana e della convivenza civile. Giù le mani dai bambini".

"Ho chiesto agli uffici di intervenire immediatamente - ha scritto su twitter il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti -. Le strutture territoriali del Ministero stanno predisponendo provvedimenti urgenti a tutela della serenità degli alunni. La scuola è luogo di inclusione ed è di tutti".

Anche la sorella del bambino avrebbe subito un comportamento analogo da parte dello stesso docente. I genitori si sono quindi rivolti a un legale e la vicenda potrebbe finire "a breve" anche all'attenzione della magistratura: così all'ANSA l'avvocato Silvia Tomassoni, che sta predisponendo un "atto giudiziario". Senza comunque volere specificare di che tipo. Secondo l'avvocato Tomassoni il padre e la madre dei bambini "sono sereni e chiedono di essere tutelati". "Non intendo parlare di quello che è successo - ha aggiunto - ma è significativo che la vicenda sia emersa dai racconti degli altri bambini che ne hanno parlato con i genitori".

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