Da vescovo Foligno le "beatitudini del politico"

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"Beato quello libero ricercare bene comune" dice Sigismondi

"Beato il politico povero in spirito, libero dalla cerchia dell'esclusivo profitto personale, così libero da ricercare sempre e sopra ogni cosa il bene comune": è la prima delle 10 "beatitudini del politico" elencate dal vescovo di Foligno, monsignor Gualtiero Sigismondi, in occasione delle celebrazioni di San Feliciano, patrono della città, che si sono svolte nella chiesa di Sant'Agostino.
    "Prendono spunto - ha spiegato il presule durante l'omelia - dal cardinale vietnamita Van Thuan morto nel 2002 e richiamato anche da Papa Francesco".
    Alla prima "beatitudine", il vescovo ha fatto seguire le altre 9. "Beato il politico - ha detto - che non trascura il pianto e il grido del popolo e non trascura la pace sociale che è il fondamento dell'essere davvero operatore di pace"; "Beato il politico mite e umile di cuore che non ha pretesa di occupare spazi, ma esercita l'arte della mediazione, ricercando soprattutto la convergenza della solidarietà" ha tra l'altro detto.
   

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