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Palermo, polemica su mail segretaria città metropolitana: “No perditempo, no pecore zoppe”

Sicilia
©Ansa

La mail incriminata è indirizzata ai dirigenti dell’ente e per conoscenza al sindaco Lagalla. La frase chiude una richiesta di personale con esperienza in materia di gare e contratti. I sindacati pretendono scuse ai lavoratori e minacciano iniziative a tutela dei dipendenti

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"No perditempo, no pecore zoppe". A scrivere questa frase, che ha provocato la dura reazione dei sindacati, che adesso pretendono le scuse ai lavoratori e minacciano iniziative a tutela dei dipendenti, è la segretaria generale della Città Metropolitana di Palermo, Antonina Marascia. La email incriminata è indirizzata ai dirigenti dell'ente e, per conoscenza, al sindaco metropolitano, Roberto Lagalla.

La mail

Nella comunicazione, Marascia riporta che "alla luce delle direttive impartite dal sindaco metropolitano finalizzate al rispetto delle tempistiche di aggiudicazione dei progetti finanziati con fondi extrabilancio, occorre potenziare urgentemente le direzioni gare e contratti", e invita i dirigenti a segnalare personale di categoria B, C e D da assegnare agli uffici. Personale, insomma, "con esperienza in materia e, comunque, di buona volontà". Fin qui nulla di strano, ma la segretaria generale conclude l'email con una richiesta finale: "no perditempo, no pecore zoppe".

Rsu: “Smarrimento e sconcerto”

Durissima la nota delle Rsu funzione pubblica della Cgil della Città Metropolitana indirizzata alla dirigente e al sindaco: "Vogliamo sperare che tale nota sia soltanto una fake news che però, la informiamo, sta producendo smarrimento e sconcerto tra tante colleghe e tanti colleghi che tutto avrebbero immaginato ma mai quello di essere classificati potenzialmente in questi termini. Se la nota fosse confermata come veritiera - continuano dalla Cgil - comunichiamo la nostra più ferma protesta ed indignazione, riservandoci, in caso non ci sia una rettifica e le relative scuse, di assumere ogni utile iniziativa a tutela e a difesa della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori della Città Metropolitana di Palermo".