Open Arms, Richard Gere: “Ci dissero che salvarli è un reato. Non potevo crederci”

Sicilia

L'attore dovrà testimoniare al processo a Palermo che vede Matteo Salvini imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per avere impedito alla nave della ong catalana, con a bordo 147 persone soccorse in mare, di attraccare a Lampedusa nell'agosto del 2019

Richard Gere in un'intervista al Guardian ha definito “incredibile" quanto accaduto in Italia sul tema dei migranti. L'attore, che era a bordo della Open Arms, dovrà testimoniare al processo a Palermo che vede il leader della Lega, Matteo Salvini, imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per avere impedito alla nave della ong catalana, con a bordo 147 persone soccorse in mare, di attraccare a Lampedusa nell'agosto del 2019. Per giorni i migranti rimasero davanti alle coste dell'isola. La situazione venne sbloccata dall'intervento della procura di Agrigento che, dopo avere accertato le gravi condizioni di disagio fisico e psichico dei presenti trattenuti sull'imbarcazione, ne ordinò lo sbarco a Lampedusa.

Gere: “Può diventare reato aiutare chi ha bisogno?”

"Ero in Italia a far visita a un amico, quell'estate. Gli ho chiesto di spiegarmi la nuova legge sui migranti di cui si parlava tanto. Mi ha detto: 'Diventerà reato salvare migranti in mare'. Gli risposi che non poteva essere, che era uno scherzo. Voglio dire, questo avviene in Italia, un Paese così profondamente cristiano? Può diventare reato aiutare chi ha bisogno? Non potevo crederci, mi sembrava incredibile", ha affermato l'attore nell'intervista al Guardian.

La replica di Salvini: “Non giudichi”

"Qualcuno avvisi il miliardario americano che grazie alla mia azione al governo abbiamo dimezzato il numero di morti e dispersi nel Mediterraneo, assicurando degna accoglienza ai profughi veri. Se ignora le leggi italiane e le giudica lo stesso non fa bella figura, se lo lasciano indifferente morti, sofferenza ed illegalità, ha ben poco di cristiano e solidale. Io non giudico lui come uomo e attore e non giudico le leggi del suo Paese, lui eviti di giudicare l'Italia e gli italiani", ha replicato Salvini.

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