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Nubifragio Catania, due morti e una donna dispersa. Regione delibera lo stato di emergenza

Sicilia
©Ansa

A Gravina ieri un uomo è morto annegato dopo essere stato travolto dal fiume d’acqua creatosi in strada per le intense piogge. È la seconda vittima dopo il 67enne trovato senza vita a Scordia. Si cerca ancora la moglie. Nel capoluogo etneo scuole chiuse: nelle ultime 48 ore sulla città sono caduti 265 millimetri di pioggia. In mattinata vertice in prefettura con il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. Mattarella chiama il sindaco Pogliese

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Due vittime e una persona dispersa. È questo, al momento, il tragico bilancio della violenta ondata di maltempo che ha investito negli ultimi giorni la Sicilia orientale, in particolare la provincia di Catania (FOTO). Ieri a Gravina un uomo di 53 anni è morto annegato nel fiume in piena venutosi a creare a causa delle abbondanti piogge che si sono riversate sul capoluogo etneo e provincia. Secondo una prima ricostruzione, sembra che la vittima sia scesa da una vettura, forse dopo un incidente stradale, in via Etnea e sarebbe stata travolta dall'acqua. Due giorni fa è invece stato trovato il corpo senza vita dell’uomo di 67 anni disperso a Scordia, mentre proseguono le ricerche della moglie di 61 anni. Il governo regionale, riunito dal presidente Nello Musumeci in seduta straordinaria e urgente, ha deliberato lo stato di emergenza regionale e chiederà al governo centrale il riconoscimento dello stato di calamità nazionale. (LE PREVISIONI IN ITALIA - LE PREVISIONI A PALERMO - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SUL METEO)

A Catania caduti 265 millimetri di pioggia

Pesanti conseguenze per il maltempo si registrano anche a Catania. Le strade della città, tra cui la centralissima via Etnea, si sono trasformate in un fiume in piena ed è finita sott’acqua anche piazza Duomo, così come lo storico mercato della ‘Pescheria’. Come riferito dal presidente della Società italiana di geologia ambientale - sezione Sicilia, Sergio Di Marco, nelle ultime 48 ore sul capoluogo etneo sono caduti 265 millimetri di pioggia, “circa un terzo delle precipitazioni complessive annue che mediamente insistono sul territorio catanese”. Inoltre, “le previsioni per i prossimi giorni indicano un ulteriore approfondimento del vortice di bassa pressione con il persistere della pioggia, delineando uno scenario fortemente preoccupante”, ha aggiunto Di Marco, spiegando che "le mutate condizioni del clima, che hanno trasformato eventi meteorologici eccezionali a cadenza pluridecennale in eventi frequenti che si manifestano anche più volte l'anno, richiedono un ulteriore sforzo e una progettazione che non sia solo di tipo emergenziale".

Una trentina di abitanti del villaggio Santa Maria Goretti, una delle zone di Catania maggiormente colpite dal naufragio, hanno bloccato una delle strade d'accesso all'aeroporto per protestare contro il mancato completamento dell'intervento di pulizia del torrente Forcile che è esondato. La protesta si è poi conclusa dopo l'arrivo degli operai del Comune che hanno iniziato a ripulire un tratto del torrente.

I dati della Coldiretti

Inoltre, secondo quanto riportato dalla Coldiretti, in soli tre giorni si sono abbattute su Sicilia e Calabria ben venti bombe d'acqua, di cui 17 sull'isola, che hanno interessato in particolare le province di Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani. Gli eventi più devastanti - precisa la Coldiretti, sulla base dei dati dell'European Severe Weather Database - si sono verificati tra domenica e martedì a Linguaglossa (320 millimetri per una durata di 18,5 ore) e Catania.

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Curcio: "Atteso sensibile peggioramento". Mattarella chiama Pogliese

Data la criticità della situazione, ieri pomeriggio il sindaco Salvo Pogliese ha invitato la cittadinanza a non uscire di casa e ha emesso un'ordinanza per la chiusura immediata di tutti i negozi, ad eccezione di alimentari, farmacie e prime necessità. Restano sospese per la giornata di oggi le udienze in presenza in tribunale, oltre alle lezioni nelle scuole e all’università. Chiusi fino a giovedì anche tutti gli uffici regionali presenti in città. 

Intanto, è terminato il vertice con il capo della Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, che uscendo dalla prefettura ha dichiarato: "Sappiamo che questa attenuazione potrebbe durare oggi e parte di domani, ci attendiamo da giovedì-venerdì un peggioramento sensibile". In mattinata è anche arrivata la telefonata del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha espresso al sindaco Pogliese la propria vicinanza e ha chiesto informazioni sulla grave emergenza.

Il sindaco: "Situazione mai vista in 49 anni"

"In 49 anni di vita vissuta in questa città non avevo mai vissuto questo fenomeno. Domani e venerdì resteranno chiuse le scuole e le attività commerciali non essenziali almeno per quanto riguarda Catania, poi saranno gli altri sindaci a fare le opportune valutazioni". Lo ha affermato, incontrando la stampa al termine dell'incontro con Curcio. "Con la Protezione Civile, la Prefettura e le forze dell'ordine siamo una squadra, stiamo combattendo in maniera assolutamente sinergica all'interno di un contesto emergenziale quale è stato quello delle scorse ore. Sono stato nel centro storico e in alcuni quartieri periferici -ha dichiarato - e non avevo mai visto immagini di devastazione simili: fenomeni emergenziali che hanno determinato nel caso specifico millimetri di pioggia mai registrati".

L'ordinanza del sindaco e del prefetto

Pogliese ha poi firmato un'ordinanza, valida domani e venerdì, di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, delle attività commerciali (compresi tutti i mercati all'aperto) ad eccezione delle farmacie, degli esercizi di vendita di prodotti alimentari e di beni di prima necessità, nonché chiusura al pubblico di tutti gli uffici comunali, ad eccezione dei servizi ritenuti essenziali. Il provvedimento scaturisce dall'incontro prefettizio, alla presenza del capo del dipartimento nazionale della Protezione Civile, durante il quale è stata ribadita l'esigenza di prevenire e pianificare tutti le misure atte a salvaguardare l'incolumità pubblica. L'ordinanza odierna del prefetto dispone la chiusura degli uffici pubblici ad eccezione di quelli ritenuti essenziali per la provincia di Catania, considerato che il nuovo bollettino meteo emanato dalla Protezione civile regionale nel pomeriggio con le previsioni per le prossime ore, suggerisce l'adozione di articolate misure di sicurezza. Resteranno chiusi al pubblico anche gli uffici comunali, ad eccezione dei servizi ritenuti essenziali; i cimiteri comunali, fatta eccezione per l'eventuale accoglimento delle salme; tutti gli impianti sportivi pubblici e privati; il Giardino Bellini e tutti i Parchi Comunali. Limitato l'uso dell'auto e divieto alla circolazione di cicli e motocicli. Si chiede ai cittadini di non transitare nei pressi di aree già sottoposte ad allagamento, esondazione, frane e smottamenti e di stare lontano da alberi, strutture precarie e cartellonistica. Infine, alle imprese di costruzione viene chiesto di controllare gli ancoraggi di ponteggi, gru e oltre ogni struttura presente nei cantieri edili.

Musumeci chiede una legge speciale per la Sicilia

"Una legge speciale per la Sicilia", con una dotazione di "almeno tre miliardi di euro", per contrastare fenomeni naturali che provocano le frane e contro il rischio idrogeologico. A chiederla è il governatore Nello Musumeci, parlando a Rainews24. "Sono commissario dell'ufficio per il dissesto idrogeologico da 4 anni, ho trovato un budget già stanziato, abbiamo speso 400 milioni e saranno rimasti pochi milioni, abbiamo pulito 87 fiumi che non vedevano un escavatore da oltre 40 anni. Ho visto con i miei occhi case costruite a un metro dall'alveo di un fiume", ha aggiunto Musumeci. "Siamo la prima regione in Italia per avere speso di più contro frane ed erosioni costiere - ha proseguito - ma si tratta di una goccia d'acqua nel deserto. La Sicilia accumula in sé tutti i rischi di protezione civile". Parlando dell'uragano che si è abbattuto sulla provincia di Catania, il governatore ha detto: "È ancora preso per una ricognizione dei danni, ma si tratta di centinaia di milioni di euro. Se guardiamo al futuro purtroppo dovremmo abituarci a questo tipo di fenomeni localizzati che mettono in tilt il sistema di deflusso delle acque che non era stato concepito settant'anni fa per assorbire quelli flussi improvvisi di acqua".

Unione Europea: "Pronti a fornire assistenza alla Sicilia"

"ll nostro pensiero va a tutte le persone colpite dalle devastanti alluvioni in Sicilia". Lo scrive in un tweet la Commissione europea precisando che "sulla base di una richiesta di mappatura satellitare di emergenza pervenuta dall'Italia, il nostro Centro di coordinamento della risposta alle emergenze ha attivato il sistema Copernicus". L'esecutivo comunitario aggiunge infine che "l'Unione europea è pronta a fornire assistenza".

Poliziotto salva un automobilista bloccato

Un poliziotto ha soccorso e messo in salvo un 67enne che era rimasto bloccato all'interno della sua auto in via Etnea. Il salvataggio, avvenuto ieri, è stato reso noto oggi dalla Questura. La vettura, trascinata dall'acqua, era rimasta incastrata nella parte posteriore tra il marciapiede ed un palo della segnaletica stradale, a poche decine di metri dalla Questura, dove gli operatori della Sala Operativa, accortisi dalle immagini del sistema di videosorveglianza della situazione di pericolo in cui si trovava l'automobilista hanno immediatamente allertato i soccorsi. Un sovrintendente della squadra mobile, in attesa di iniziare il turno pomeridiano, è uscito dalla Questura e ha trovato il conducente impaurito ed impossibilitato a scendere a causa della forza dell'acqua che gli impediva l'apertura degli sportelli dall'interno. Il poliziotto è salito a bordo della sua autovettura, un potente fuoristrada e ha raggiunto il veicolo incastrato. Si è legato a una lunga corda, ha attraversato il fiume d'acqua e ha tirato fuori dall'abitacolo l'uomo. Poi, cinturandolo con le braccia dal torace per evitare che il forte flusso dell'acqua lo facesse cadere trascinandolo via, lo l'ha fatto salire sulla sua auto, mettendolo in salvo.

Chi era il 53enne morto a Gravina di Catania

Paolo Claudio Agatino Grassidonio, il 53enne morto ieri a Gravina di Catania era un volontario dell'Associazione nazionale carabinieri (Anc) di Nicolosi. Lo ha reso noto il Dipartimento regionale della Protezione civile (Drpc) Sicilia. "Noi non sappiamo se si stesse recando a prestare soccorso a qualcuno in quegli istanti - scrive la Protezione civile regionale su Facebook - è però andato incontro al suo destino, travolto dalla furia di un evento inimmaginabile. La notizia che Paolo Grassidonio fosse un volontario di Protezione Civile si è avuta solo in tarda serata, quando sono arrivate le conferme ufficiali sull'identità dell'uomo. Cioè mentre i suoi colleghi soccorrevano ancora cittadini in varie zone della città o pompavano acqua fuori dalle case di Catania. Lo sconforto per la morte del collega si è fatto sentire, ma - si legge ancora nel post - anche in suo nome tutti hanno continuato il loro impegno per gli altri. Sono numerosi i messaggi cordoglio giunti alla famiglia anche via social, da parte di colleghi, semplici cittadini e dalle autorità; lo stesso Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, oggi durante la riunione in Prefettura ha messo in evidenza il fatto che Grassidonio appartenesse alla comunità dei volontari di Protezione Civile. Alla famiglia giungano le condoglianze del dirigente generale, Salvo Cocina, anche a nome di tutto il personale del Drpc Sicilia".

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