Omicidio Vanessa Zappalà, il carabiniere: "Era come una sorella"

Sicilia
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Il luogotenente Corrado Macrì ha raccolto la fragilità di una giovane donna costretta a difendersi da un uomo violento

"È come se avessi perso una sorella minore. La morte di Vanessa mi ha lasciato un vuoto enorme", sono le parole del carabiniere Corrado Marcì, come riporta Il Corriere della Sera. Lui è il militare che aveva raccolto le denunce di Vanessa Zappalà, la 26enne uccisa ad Acitrezza, nel Catanese, dall'ex fidanzato Antonino "Tony" Sciuto, trovato poi impiccato in un casolare.

Il racconto

A volte Vanessa al telefono con il carabiniere non riusciva a trattenere le lacrime: "Un sant’uomo, un padre di famiglia", così lo descrive Carmelo, il papà di Vanessa. Il luogotenente Macrì ha raccolto la fragilità di una giovane donna costretta a difendersi da un uomo violento. Infatti, per Vanessa era qualcosa di più, era un fratello maggiore. "Non uscire da sola e non frequentare posti isolati", le ripeteva sempre il carabiniere, che per la 26enne è stato un angelo custode per un periodo.

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