L’uomo, in manette per incendio doloso e tentato omicidio, ha dato fuoco alla struttura in cui abita il 45enne, marito di sua sorella, perché lo riteneva l’autore di furti da lui subìti: l’ultimo era della batteria della propria Apecar. La vittima, svegliata dal fumo, è riuscita a uscire prima che il rogo distruggesse la baracca
I carabinieri della stazione Ognina e del nucleo radiomobile del comando provinciale di Catania hanno arrestato, e poi condotto in carcere assolte le formalità di rito, un 40enne per tentativo di omicidio e incendio doloso. Secondo l'accusa avrebbe appiccato il fuoco alla baracca in cui abita un suo cognato di 45 anni, marito di sua sorella, perché lo riteneva l'autore di furti da lui subìti, l'ultimo quello della batteria della propria Apecar. La vittima svegliata dal fumo è riuscita ad uscire dalla struttura prima che fosse distrutta dall'incendio, che è stato domato dai vigili del fuoco. Nell'abitazione del presunto autore del reato i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato, nascosta nel sottoscala, una tanica da 10 litri piena per un terzo di liquido infiammabile.