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Palermo, bambina morta per un gioco sui social: espiantati gli organi

Sicilia

Gli organi, se risulteranno idonei, saranno destinati a pazienti in attesa di trapianto a Roma e a Milano, domani invece si svolgerà l'esame autoptico sul corpo della piccola. Nel frattempo proseguono le indagini per fare luce sull'accaduto, in particolare si attende l'analisi del cellulare della bimba

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Si è svolto questa mattina il prelievo degli organi dalla bambina di 10 anni morta a Palermo soffocata mentre probabilmente partecipava a un gioco estremo sui social.

L'espianto degli organi e l'autopsia

L'intervento per l'espianto degli organi effettuato all'ospedale dei Bambini del capoluogo siciliano è stato autorizzato dai genitori della piccola, che non hanno dato l'assenso al prelievo delle cornee. Saranno prelevati il fegato, il pancreas e i reni, che, se risulteranno idonei, saranno destinati a pazienti in attesa di trapianto a Roma e a Milano. L'intervento è coordinato dal Centro regionale trapianti Sicilia. La procura di Palermo ha disposto l'autopsia sul corpo della bambina. L'esame si svolgerà domani all'istituto di Medicina Legale del Policlinico.

I genitori della bimba: “Nostra figlia avrebbe detto 'sì, fatelo'”

"Abbiamo scelto di dire sì alla donazione perché nostra figlia avrebbe detto 'sì, fatelo'. Era una bambina generosa. E visto che non potevamo averla più con noi, abbiamo ritenuto giusto aiutare altri bambini", ha detto i genitori della piccola. Il loro consenso alla donazione degli organi della figlia salverà quattro bambini.

"In questo momento di grande dolore - commenta il Coordinatore del Centro regionale trapianti, Giorgio Battaglia - esprimo ai familiari il nostro cordoglio e la nostra vicinanza. A distanza di pochi giorni dal sì alla donazione espresso da una mamma nello straziante dolore della perdita della figlia, oggi abbiamo avuto un altro esempio della grande generosità e solidarietà di due splendidi genitori che hanno permesso di salvare altri quattro bambini".

"Siamo molto provati - afferma Tania Lazzaro, direttore della rianimazione pediatrica dell'Ospedale dei Bambini - perché in pochi giorni abbiamo vissuto due tragedie. Per entrambi i casi mi sento di dire che queste coppie di genitori, dopo il loro gesto eroico, hanno rivisto le loro figlie adagiate non in un letto di morte ma in un letto di vita. Questo lo snodo comune legato al dono. Siamo tutti provati. Ma questa 'luce' io l'ho vista".

Le indagini sulla morte della bambina

Per fare luce su quanto accaduto sarà importante anche l'analisi del cellulare della piccola, la quale aveva diversi profili sui social e nel telefonino potrebbe essere stato registrato il video degli ultimi momenti della sua vita. Intanto si indaga a carico di ignoti per istigazione al suicidio, sul caso sono in corso anche accertamenti da parte della Procura dei minori.