Il Gip di Catania ha inoltre disposto il sequestro della struttura, la casa di riposo San Camillo di Aci Sant'Antonio
E' stato arrestato e messo ai domiciliari G. P. M., di 60 anni, l'amministratore unico della casa di riposo San Camillo di Aci Sant'Antonio (Catania) al centro di un'indagine su maltrattamenti agli anziani ospiti della Rsa. Il provvedimento è stato emesso su richiesta della Procura dal Gip del Tribunale di Catania, che ha anche disposto il sequestro preventivo della struttura a causa del "rischio che potesse continuare ad ospitare anziani e degenti". Gli investigatori hanno anche accertato alcune irregolarità, tra cui il superamento nella struttura del limite di capienza massima.
Le violazioni alla misura interdittiva
Alcune settimane fa, nel corso delle indagini, l'uomo era stato colpito dal divieto di esercitare l'attività imprenditoriale per 12 mesi. L'inasprimento della misura cautelare è stato deciso per il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove: a quanto accertato infatti il 60enne avrebbe ripetutamente violato la misura che gli era stata notificata il 28 ottobre scorso, continuando a recarsi nella struttura, qualificandosi come direttore della casa di riposo. Nonostante il divieto l'uomo avrebbe, tra l'altro, firmato in qualità di dirigente un comunicato pubblicato sulla pagina Fb Villa San Camillo per smentire le notizie apparse sui media; avrebbe perfino disposto il trasferimento di un ospite in altra struttura e convocato uno dei parenti di un anziano per fargli rendere dichiarazioni favorevoli alla sua difesa ed attestare così che il padre non aveva mai subito maltrattamenti o era stato abbandonato. Fondamentale nella indagini è stata la collaborazione di numerosi parenti dei degenti.
Le indagini
Le immagini al centro dell'inchiesta furono estrapolate dal cellulare di una delle tre dipendenti indagate insieme al titolare. Secondo l'accusa il personale avrebbe "maltrattato gli anziani degenti della struttura", "creato un clima abituale di vessazioni, umiliazioni e mortificazioni", "disinteressandosi della cura, anche medica, e dell'assistenza degli anziani e delle precarie condizioni igienico-sanitarie della casa di riposo, dove sono stati avvistati dei topi e gli anziani hanno contratto la scabbia, così aggravando lo stato di sofferenza fisica e psichica degli ospitati".
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