Le indagini hanno permesso di scoprire che nella comunità gli ospiti venivano maltrattati. Uno degli anziani sarebbe deceduto per un malore
La polizia ha eseguito un'ordinanza agli arresti domiciliari nei confronti di M.R. di 64 anni e B.C. di 59 anni, già titolari di fatto della comunità alloggio "Anni Azzurri", che era stata chiusa lo scorso 8 gennaio.
Divieto di dimora
Ripristinato il divieto di dimora nei comuni di Palermo, Altofonte, Belmonte Mezzagno, Ficarazzi, Monreale, Misilmeri, Villabate e Bagheria per il figlio E.R. di 29 anni. Invece, R.B., badante che lavorava di notte, si trova agli arresti domiciliari dallo scorso 8 maggio. Il Tribunale del riesame aveva accolto il ricorso della procura applicando agli indagati gli arresti domiciliari. La misura era stata sospesa dalla cassazione. Ieri la suprema corte ha rigettato il ricorso proposto dai tre indagati, facendo venire meno la "sospensiva" in corso e rendendo quindi esecutiva l'ordinanza originaria. A tutti e tre gli indagati è stata notificata anche la misura interdittiva del divieto di esercitare imprese o uffici direttivi di persone giuridiche.
Le indagini
Le indagini hanno permesso di scoprire che nella comunità gli ospiti venivano maltrattati. Uno degli anziani sarebbe deceduto per un malore. Registrati più di 100 episodi di condotte vessatorie, denigranti, lesive della dignità umana, oltre a percosse e immobilizzazioni, tali da ingenerare nei poveri degenti uno stato di totale soggezione. In più occasioni, sono stati sedati e imbottiti di psico-farmaci. Tutti gli operatori, all'interno della struttura, secondo quanto accertato dalle indagini della polizia, lavoravano "in nero" e nessuno di essi era in possesso di alcuna attestazione professionale utile a svolgere tale attività.