Palermo, confessa omicidio dell'amante e ritratta: resta in carcere

Sicilia

L'uomo non ha saputo spiegare come mai avesse dato indicazioni così precise su un punto particolarmente impervio del Monte Pellegrino, dove sono stati ritrovati resti umani

Confermata la custodia cautelare in carcere per D. T., 46 anni, l'uomo che giovedì scorso ha fatto ritrovare ai carabinieri dei resti umani nel Palermitano affermando che appartenessero alla sua amante, Ruxandra Vesco, da lui uccisa nel 2015, e che poi ha ritrattato sostenendo di essere innocente. A disporre la misura cautelare il gip del tribunale di Palermo Rosario Di Gioia.

Le accuse

Il ritrovamento di alcuni parti del corpo della donna, tra cui una protesi che potrebbe appartenere proprio alla 33enne rumena, inchioda però per adesso il 46enne. L'uomo non ha saputo spiegare come mai avesse dato indicazioni così precise su un punto particolarmente impervio del Monte Pellegrino, il promontorio che sovrasta Palermo. Davanti al Gip, dopo aver risposto due volte ai pubblici ministeri Ennio Petrigni e Felice De Benedittis, l'indagato si era poi avvalso della facoltà di non rispondere.

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