Capo d'Orlando, giro prostituzione in centro migranti: arresti

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Questa mattina i carabinieri hanno eseguito nove misure cautelari: cinque agli arresti domiciliari e quattro obblighi di dimora, con l'accusa di favoreggiamento della prostituzione e spaccio di sostanze stupefacenti

Avrebbero spacciato droga e fatto prostituire alcune giovani migranti del centro di accoglienza di Capo d'Orlando, nel Messinese. Questo è quanto emerge dall'operazione dei carabinieri che questa mattina hanno eseguito nove misure cautelari: cinque agli arresti domiciliari e quattro obblighi di dimora, con l'accusa di favoreggiamento della prostituzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli arrestati

Ai domiciliari sono finiti G.C. di 65 anni, G. V. di 22, S.P.C. di 22, A.A.Q. di 24 e A.S. di 32; obbligo di dimora per C.M di 32 anni, G.C. di 29, M.T.A. di 21 e G.C.C.Z. di 31. L'indagine, denominata 'Taxi Driver', nasce in seguito alla scoperta di un "giro" di prostituzione che ruotava attorno al centro di accoglienza per migranti di Capo d'Orlando.

Il modus operandi

G.C. avrebbe gestito l'attività delle giovani donne ospiti della struttura Sprar, accompagnandole ai vari appuntamenti e fornendo loro anche un appartamento. Inoltre, in cambio di denaro e rimborsi carburante, forniva un servizio taxi con la propria auto a un gruppo di giovani dediti allo spaccio marijuana, hashish e cocaina, al fine di aiutarli ad eludere i controlli delle forze di polizia. Durante i controlli è stato sequestrato un chilo di marijuana, nascosta in un vecchio immobile.

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