I fatti risalgono al 10 novembre 2019, quando la vittima venne trovata senza vita in una stanza chiusa a chiave della propria abitazione
D. C., 39 anni, carabiniere residente a Giarratana (Ragusa) ma in servizio nel Siracusano, è stato arrestato dai propri colleghi per l'omicidio di Peppe Lucifora, 57 anni, avvenuto a Modica lo scorso novembre. L'arresto è stato eseguito dai carabinieri di Modica, su richiesta del sostituto procuratore di Ragusa Francesco Riccio e su disposizione del Gip Eleonora Schininà.
L'omicidio
L'uomo, di professione cuoco, morto in circostanze misteriose, venne trovato senza vita chiuso a chiave in una stanza della sua abitazione a Modica, il 10 novembre del 2019. Il militare arrestato era tra i sospettati ed era stato anche sentito sul caso. Secondo i risultati dell'autopsia, Lucifora era stato colpito con una violenza tale da fargli perdere i sensi. L'omicida lo aveva poi soffocato strangolandolo con la mano destra. Lucifora venne trovato parzialmente svestito.
Le indagini
A determinare la svolta nelle indagini sono stati i risultati delle tracce di Dna raccolte dai Ris dei carabinieri di Messina all'interno della stanza dove è stata trovata la vittima. Il carabiniere, durante il lungo interrogatorio al quale era stato sottoposto tra il 13 e il 14 febbraio scorso, alla presenza dei suoi legali, aveva sempre escluso la sua presenza nel luogo dell'omicidio il giorno dell'uccisione di Lucifora, sostenendo invece di averlo incontrato nei giorni antecedenti. Ma il riscontro scientifico dell'esame autoptico e degli esami tossicologici rinvenuti nella stanza di Lucifora avrebbero fornito elementi utili per ricondurre, secondo l'accusa, la presenza del carabiniere in quella abitazione nell'arco di tempo in cui il delitto è stato consumato.
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