Noto, uomo scomparso da cinque anni: un arresto per il suo omicidio

Sicilia
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Le ricerche nei pozzi artesiani delle campagne di Pachino per trovare il dna della vittima non avevano dato esito positivo. Ora la svolta

A Noto, in provincia di Siracusa, i carabinieri hanno arrestato un uomo ritenuto responsabile dell'omicidio e dell'occultamento del cadavere di Emanuele Nastasi, 35enne, avvenuto nel 2015. Il corpo della vittima, la cui autovettura fu ritrovata bruciata nelle campagne del Siracusano, non è mai stato ritrovato. Secondo la ricostruzione dei militari, Nastasi, per un debito di droga, avrebbe avuto delle discussioni e si era ribellato al suo interlocutore che a quel punto aveva deciso di farlo fuori. A distanza di cinque anni i carabinieri hanno dato un nome ai due assassini: Raffaele Forestieri, detto Rabbiele, 42 anni, e il nipote Paolo Forestieri, ucciso a fucilate quando aveva 25 anni, il 28 marzo 2015, in via Maucini, a Portopalo di Capo Passero. Rabbiele Forestieri è accusato di omicidio, occultamento di cadavere e incendio di auto

La vicenda

Il telefono cellulare della vittima aveva smesso di funzionare a mezzanotte e la sua auto venne ritrovata distrutta dalle fiamme in una zona isolata. L'inchiesta, ormai archiviata, è stata riaperta dal sostituto procuratore Gaetano Bono nel marzo 2019: avevano trovato riscontro le voci di un possibile omicidio. Le ricerche nei pozzi artesiani delle campagne di Pachino per trovare il dna della vittima non avevano dato esito positivo. Ma in questi mesi i militari hanno raccolto diversi elementi: Nastasi, hanno spiegato gli investigatori, era un tossicodipendente che acquistava eroina dai Forestieri e si sarebbe "ribellato per una dose di scarsa qualità e di quantità inferiore rispetto al prezzo pattuito". L'aveva contestato ai suoi interlocutori e poi si era recato nuovamente a comprare droga nelle case popolari di via Mascagni, "regno" dei Forestieri. I carabinieri hanno ricostruito i movimenti di quel 4 gennaio acquisendo gli elementi necessari per inchiodare i due presunti assassini. Durante le perquisizioni al momento dell'arresto, i carabinieri hanno sequestrato una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa, 77 proiettili del medesimo calibro, 16 grammi di cocaina e 900 grammi di marijuana, oltre a 1.200 euro in banconote di vario taglio, tutto materiale in un locale nei pressi delle case popolari dove vive Forestiere.

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