L'imbarcazione sulla quale viaggiavano era alla deriva, le motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza sono intervenute questa notte a 10 miglia al largo dell'isola
Sono 156 le persone soccorse questa notte dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza a 10 miglia da Lampedusa e fatte sbarcare sull'isola. La maggior parte di loro, 127 persone, sono fuggiti dal Bangladesh, mentre 6 dal Marocco, 8 dal Pakistan, 3 dall'Egitto, 6 dal Sudan, 2 dalla Guinea, altrettanti dal Ciad, 1 dalla Tunisia e 4 partiti dalla Libia. L'imbarcazione sulla quale viaggiavano è stata lasciata alla deriva. I migranti, dopo il trasbordo sui mezzi di soccorso, sono stati portati al molo Favarolo.
Le persone salvate e sbarcate a Lampedusa
In tutto, dalla scorsa domenica, sono 422 le persone salvate e sbarcate a Lampedusa, 82 di loro ieri sono stati trasferite, con il traghetto di linea, per Porto Empedocle (Agrigento), il giorno prima, invece, sono state 78 le persone trasferite. Sul molo Favarolo, dove sono state allestite dalla Protezione Civile le tende per i controlli legati al coronavirus sono presenti oltre duecento profughi. Ieri sera, ne erano rimasti, in attesa del trasferimento previsto per oggi, 64. Stanotte, il nuovo approdo con l'arrivo dei 156 migranti. Solo 44, già dalla serata di domenica, hanno trovato ospitalità alla Casa della fraternità dove sono stati messi in quarantena, per l'ordinanza del sindaco Salvatore Martello. Altri 116 migranti che erano ospiti dell'hotspot dell'isola, in quarantena obbligatoria, questa mattina sono stati imbarcati sul traghetto di linea per Porto Empedocle dopo l'esito negativo del tampone al quale sono stati sottoposti dall'Asp di Palermo. I 116 hanno finito la quarantena e, dopo l'arrivo nel porto dell'Agrigentino, saranno trasferiti in strutture del Paese individuate dal ministero dell'Interno.
Sindaco Lampedusa: “Non sappiamo più dove metterli”
"Il mare è limpido e calmo. C'è bonaccia e il rischio è che gli arrivi di migranti continuino. Non sappiamo più dove metterli: verosimilmente una parte dei 220 che sono sul molo Favarolo andranno all'hotspot che è rimasto libero, mentre gli altri resteranno sul molo in attesa del trasferimento di domani", ha detto il sindaco di Lampedusa, Totò Martello. "So che al ministero delle Infrastrutture hanno aperto le buste per la nave-quarantena - ha spiegato Martello - ma ancora non conosciamo l'esito né che accadrà nei prossimi giorni. Solo dal ministero dell'Interno si fanno sentire e oggi ci hanno rassicurato sul fatto che attiveranno tutte le procedure possibili per fare arrivare rapidamente la nave-quarantena". Il sindaco è polemico con il governo: "Si parla tanto di ripartenza, sarebbe il caso che il ministro dell'Economia ogni tanto rispondesse alle lettere che gli arrivano da Lampedusa, se non altro per avere un riscontro. Non c'è solo la drammatica doppia emergenza coronavirus e immigrazione. C'è anche quella economica: Lampedusa è in ginocchio".
Le proteste nell'Agrigentino
A Grotte, comune di 5000 abitanti in provincia di Agrigento, è scoppiata la protesta per l'arrivo di 52 migranti, degli 82 sbarcati nell'isola nei giorni scorsi. Le 52 persone sono state trasferite ieri sera da Lampedusa con un traghetto per Porto Empedocle. La struttura che dovrà ospitarli "è un edificio del centro abitato, privo di adeguati spazi esterni, non idoneo all'accoglienza di persone da tenere in isolamento obbligatorio - dice il sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza, che ha scritto al presidente della Regione, Nello Musumeci - Gli sbarchi stanno costringendo a soluzioni di primissima accoglienza in luoghi inadatti, in pieno centro abitato e non in grado di consentire il rispetto delle regole come, invece, richiesto ai cittadini. In piena emergenza Covid-19, il nostro piccolo Comune non può farsi carico di un numero così elevato di persone in regime di quarantena, con una cittadinanza già allo stremo sia psicologicamente che economicamente, preoccupata per quello che sta accadendo".