Trapani, sequestro di beni a imprenditore vicino a Messina Denaro

Sicilia

Dell'uomo hanno parlato due collaboratori di giustizia i quali lo hanno indicato come uno dei più attivi del clan mafioso, capace di infiltrare e condizionare il tessuto economico nei settori dell'edilizia pubblica e privata 

Un provvedimento di sequestro di beni per un valore di circa sei milioni di euro è stato eseguito dalla Dia nei confronti di N. C., imprenditore di Castelvetrano (Trapani), ritenuto vicino al boss latitante Matteo Messina Denaro. Il provvedimento nei confronti dell'imprenditore, per il quale è stata proposta anche la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, è stato emesso dalla sezione misure di Prevenzione del tribunale di Trapani, su proposta del Direttore della Dia.

I legami con Matteo Messina Denaro

Le indagini svolte dalla Dia di Trapani e coordinate della Dda di Palermo, rientrano negli accertamenti sulla rete di imprese mafiose. L'imprenditore era già stato arrestato con l'accusa di associazione mafiosa, il processo è tuttora in corso presso il Tribunale di Marsala. Dell'uomo hanno parlato i collaboratori di giustizia Lorenzo Cimarosa e Giuseppe Grigoli, che hanno indicato l'imprenditore come uno dei più attivi del clan mafioso, capace di infiltrare e condizionare il tessuto economico nei settori dell'edilizia pubblica e privata. Anche il fratello di di N. C., ritenuto dagli inquirenti esponente di rango della famiglia e appartenente alla cerchia più ristretta e fidata del latitante Matteo Messina Denaro, era stato arrestato per associazione mafiosa e per alcuni omicidi, commessi, in concorso, proprio con il boss latitante. Dopo la condanna all'ergastolo si era suicidato in carcere proprio il giorno del compleanno di Matteo Messina Denaro per non cedere alla tentazione di collaborare con la giustizia e tradire la fiducia del padrino.

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