Ravanusa, intasca soldi delle carte d'identità elettroniche: arrestato impiegato comunale

Sicilia
Foto di archivio (Agenzia Fotogramma)

L'uomo è stato sospeso dal sindaco, nell'attesa della definizione del procedimento penale. Secondo le accuse, il 54enne ha sottratto alle casse comunali i soldi delle carte di identità elettroniche, riuscendo a mettere da parte circa 30 mila euro

Un impiegato comunale di Ravanusa (Agrigento), M. S., è stato arrestato e sospeso dall'esercizio dopo essere stato colto in flagranza per le ipotesi di reato di peculato e malversazione in danno di privati. Secondo le accuse, il 54enne si è intascato i soldi delle carte di identità elettroniche invece di versarli nelle casse del Comune, riuscendo a mettere da parte circa 30 mila euro. A incastrare il funzionario sono state le telecamere piazzate dalla procura dopo i primi sospetti investigativi.

Convalidato l'arresto

Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ha convalidato l'arresto a carico del 54enne disponendo anche la misura cautelare interdittiva della sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio per 12 mesi. Il magistrato ha disposto, dunque, l'immediata liberazione dell'indagato.  

Le parole del giudice

Il pm Paola Vetro aveva chiesto la convalida dell'arresto e l'ordinanza di custodia domiciliare per il dipendente, adducendo il rischio di reiterazione dei reati. "Appare senz'altro sussistente l'esigenza cautelare ravvisata dal pubblico ministero, atteso che l'indagato potrebbe continuare la sua attività criminale, vanificando l'intervento di prevenzione posto in essere con l'arresto - ha scritto nell'ordinanza di convalida il gip di Agrigento Francesco Provenzano -. Tenuto conto però che il reato ipotizzato è un reato proprio, posto in essere da un pubblico funzionario nell'esercizio di un pubblico servizio, la sospensione da quel servizio realizza la tutela invocata dal pm in quanto non potrà più svolgere la sua attività di ufficio facendo venir meno - ha spiegato il gip - il rapporto di occasionalità necessaria alla ulteriore perpetrazione di reati dello stesso tipo". 

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