Secondo l’accusa docenti, ricercatori, dottorandi e personale amministrativo sarebbero stati assunti attraverso concorsi truccati, con bandi scritti ad hoc per essere vinti dalla persona designata
Dieci persone risultano indagate nell’ambito dell’inchiesta 'Università bandita' che, il 28 giugno scorso, aveva portato alla sospensione da parte del Gip del Rettore dell'Ateneo di Catania, Francesco Basile, poi dimessosi, e di altri nove professori dell'università.
Gli indagati
La Procura di Catania infatti ha emesso un avviso di chiusura indagini, notificato da agenti della Digos, nei confronti di dieci docenti, tra cui Basile e l’altro ex rettore Giacomo Pignataro, accusati di essere "il capo" e "il promotore" delle attività illecite. Risultano indagati anche i professori Giuseppe Barone, Michele Maria Bernadetta Cavallaro, Filippo Drago, Giovanni Gallo, Giancarlo Magnano San Lio, Carmelo Giovanni Monaco, Roberto Pennisi e Giuseppe Sessa.
Le accuse
Secondo l’accusa docenti, ricercatori, dottorandi e personale amministrativo dell’università sarebbero stati assunti attraverso concorsi truccati, con bandi scritti ad hoc per essere vinti dalla persona designata. Gli indagati sono tutti accusati di associazione per delinquere, turbata libertà di scelta del contraente, abuso d'ufficio, induzione indebita a promettere o dare utilità, corruzione per atti contrari ai propri doveri e falso ideologico e materiale.