Evasione fiscale, sequestrati 500mila euro nel Palermitano

Sicilia

Il provvedimento è stato eseguito nei confronti di una donna di 24 anni ex rappresentante legale di un'impresa di San Giuseppe Jato che opera nel settore dei rifiuti 

Un sequestro patrimoniale d'urgenza, finalizzato alla confisca per equivalente, per quasi mezzo milione di euro, è stato eseguito nei confronti di V. M., 24 anni, ex rappresentante legale di un'impresa di San Giuseppe Jato (Palermo) che opera nel settore dei rifiuti. Il provvedimento è stato eseguito dalla Compagnia della guardia di finanza di Partinico, su delega della Procura di Palermo.

Le accuse all'imprenditrice

A seguito di un controllo fiscale, secondo i finanzieri, la 24enne in qualità di amministratrice pro tempore dell'azienda ha annotato in contabilità, e portato in dichiarazione, dei costi relativi agli anni d'imposta 2016 e 2017 derivanti da alcune schede carburanti fittizie. Durante l'attività ispettiva le schede non sono state esibite sostenendo che erano andate perse. Gli approfondimenti condotti dai finanzieri hanno permesso di scoprire una copia dei documenti e di accertarne la falsità tramite controlli incrociati mirati presso una società di Partinico (Palermo) attiva nel commercio al dettaglio di carburante. In totale, sono 287 le schede false confluite nelle dichiarazioni fiscali per un costo fittizio globale mai effettivamente sostenuto di oltre 1 milione di euro. L'imposta complessivamente evasa ammonta a circa 480mila euro.

Il sequestro

Il sequestro "per equivalente" ha interessato i conti correnti bancari dell'indagata, il premio di una polizza assicurativa, oltre 200mila euro di crediti vantati nei confronti del Comune di Partinico, trasferiti nel tempo dall'azienda all'ex amministratrice, nonché rientranti nella sua disponibilità, tra cui un acquascooter e uno yacht del valore commerciale di oltre 230mila euro, oltre all'intero pacchetto azionario di due società con sedi a Milano e San Giuseppe Jato.

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