Catania, riscuoteva il pizzo per conto del clan Pillera: arrestato

Sicilia

L’uomo, accusato di estorsione nei confronti di un imprenditore del settore rifiuti, è stato sorpreso con 14mila euro in contanti, corrispondenti alle cifre dovute per i mesi di giugno e di luglio 

La polizia di Catania ha arrestato l’uomo, Massimo Scaglione, che per conto del clan Pillera-Puntina riscuoteva il denaro proveniente dal pizzo. In particolare, Scaglione, 46 anni, è accusato di estorsione per aver costretto un imprenditore del settore dei rifiuti a pagare una tangente di 7.000 euro. Al momento dell’arresto l’uomo è stato sorpreso con 14mila euro in contanti, corrispondenti al pizzo di giugno e di luglio, che gli agenti della squadra mobile hanno trovato nascosti in una cassetta del pronto soccorso a bordo del furgone su cui Scaglione viaggiava.

Le indagini

L'arresto fa seguito a indagini coordinate dalla Procura e delegate alla Squadra Mobile scaturite dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Salvatore Messina. Secondo quanto accertato, il pagamento del 'pizzo' veniva oramai subito dalla vittima passivamente, senza che vi fossero violenze o danneggiamenti nei suoi confronti.

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