Casteldaccia, sindaco e amministratori indagati per omicidio colposo

Sicilia

La notte del 3 novembre scorso nove persone, tra cui due bambini, persero la vita in una villa in contrada Cavallaro travolta dall'esondazione del fiume Milicia

La procura di Termini Imerese, guidata da Ambrogio Cartosio, ha iscritto nel registro degli indagati il sindaco di Casteldaccia (Palermo), il sindaco pro tempore dal 2013 al 2018, gli amministratori comunali, gli ex amministratori, i dirigenti dell'ufficio tecnico del Comune e i proprietari della villetta dove morirono nove persone la notte del 3 novembre scorso. Le accuse per tutti sono di omicidio colposo in concorso. A darne notizia è Repubblica-Palermo. Il procuratore Cartosio e i pm Luisa Vittoria Campanile e Carmelo Romano hanno richiesto l'incidente probatorio nei confronti del sindaco Giovanni Di Giacinto, Maria De Nembo, responsabile protezione civile del Comune di Casteldaccia e responsabile ufficio sanatoria, Rosalba Buglino, ex responsabile ufficio sanatorie, Alfio Tornese, responsabile ufficio sanatoria, Michele Cara Pitissi, ex responsabile ufficio sanatoria, Fabio Spatafora, ex sindaco di Casteldaccia e i proprietari della villetta Antonino Pace e Concetta Scurria.

La tragedia di Casteldaccia

Nove persone, tra cui due bambini, persero la vita in una villa in contrada Cavallaro a Casteldaccia (nel Palermitano) travolta dell'esondazione del fiume Milicia ingrossato dalle piogge. Quattro i sopravvissuti: Giuseppe Giordano, che riuscì a salvarsi aggrappandosi a un albero, il cognato Luca Rughoo e le loro due figlie di 11 e 12 anni, che erano andate con lo zio a comprare dei dolci. Dalle prime indagini condotte dalla compagnia dei carabinieri e dal commissariato di Bagheria emerse che la villetta era abusiva. Sull'immobile pendeva un provvedimento di demolizione emesso dopo l'alluvione del 2009. La procura sta preparando una richiesta di incidente probatorio.  

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