Marsala, operaio ferito da colpo di pistola: due condanne

Sicilia
Il Tribunale di Marsala (Agenzia Fotogramma)

Francesco Dardo e Sebastiano Cascio sono stati condannati con rito abbreviato rispettivamente a 8 anni e 8 mesi di carcere e a 1 anno e 4 mesi. La vittima, sopravvissuta, non aveva raccontato quanto accaduto: è indagata per favoreggiamento

Francesco Dardo, 21 anni, di Marsala (Trapani), è stato condannato, con rito abbreviato, dal gup Annalisa Amato a 8 anni e 8 mesi di carcere per tentato omicidio. La sera del 3 novembre 2018, in un vicolo del centro storico di Marsala, Dardo aveva esploso un colpo di pistola che raggiunse al collo Antonino Mistretta, 50 anni, operaio. Secondo quanto emerso dalle indagini, all'origine della lite tra Dardo e Mistretta ci sarebbe stato un debito di poche centinaia di euro.  

Vittima indagata

L'uomo, dopo le prime cure prestate dai medici del pronto soccorso dell'ospedale Borsellino, fu trasferito d'urgenza a Palermo e ricoverato, in prognosi riservata, per poi essere sottoposto a un intervento chirurgico per la rimozione del proiettile. La vittima, "ancora vigile quando giungeva all'ospedale di Marsala – avevano spiegato polizia e carabinieri - non aveva dato, però, indicazioni utili sull'accaduto". Perciò la vittima è indagata per favoreggiamento.

La condanna di Cascio

La stessa accusa era stata mossa anche a Sebastiano Cascio, 35 anni, posto ai domiciliari a fine novembre, contestualmente all'arresto di Dardo: era stato lui ad accompagnare Mistretta in ospedale, senza però raccontare quanto era accaduto. È stato condannato a 1 anno e 4 mesi. 

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